lunedì 28 novembre 2016

E' un uccello? E' un aereo? Macchè, è un Papa! Da "The young Pope" alla narrativa, 6 storie letterarie di Papi fantascientifici, tra robot, catastrofi nucleari, amanuensi ed LSD.

 Il fidanzato della mia sorella di mezzo, come molti italiani, ha Sky.

 Io non possiedo l'abbonamento e francamente, guardando pochissima tv, non ne ho mai sentito la grande necessità, finché, l'ultima volta che sono scesa a casa mia, egli ha avuto l'improvvida idea di farmi vedere la prima puntata di "The young Pope".

 La fiction di Sorrentino, che ha per protagonista un giovane Papa avvenente, era quanto potesse attrarmi di meno, ma quella sera non avevamo molto altro da fare e così il divano ci ebbe.

 Ebbene, la prima puntata è un capolavoro assoluto e mi ha lasciata drammaticamente priva di un seguito finché qualche tv in chiaro non mi donerà il seguito.

 L'idea geniale del buon Sorrentino (io ho visto tutti i suoi film tranne quello americano e li ho trovati piacevoli, ma non sconvolgenti) è quella di mettere in scena un raro esempio di fantascienza soft.
Perché, che la Chiesa cattolica possa davvero eleggere un sexy Papa di neanche cinquant'anni che dopo l'elezione si rivela ingestibile dalle gerarchie vaticane, è davvero fantascienza.

 Ma è un genere di sci-fi con cui si può giocare molto e si può indagare tantissimo.

 La fantascienza migliore, a mio parere, non è quella dei robot o degli alieni fini a sé stessi, dei viaggi nel tempo e dei superpoteri come divertissement di chi scrive e chi legge, ma quella cosiddetta "sociale" che indaga, usando i termini di un assurdo organizzato, le derive più infide e nascoste della società e dell'animo umano.

 Una tipologia molto in voga in passato, adesso assai rara.

 Sorrentino l'ha rispolverata con grande sagacia ed enorme saggezza: ha scelto infatti un'istituzione, il Papato, per molti versi degna di un romanzo di fantascienza.

 In passato ci sono stati Papi discutibili, viziosi, instabili che hanno però fatto la storia, cosa accadrebbe se una scheggia impazzita si conficcasse per caso proprio all'apice della gerarchia ecclesiastica?

 Visto che la realtà, ultimamente, ci tiene a diventare fantascientifica, (in senso negativo), mi sembra la fiction giusta al momento giusto.

 In ogni caso, mentre spero di riuscire a vedere le altre puntate (e sono in ogni caso riuscita a ossessionarmi con la canzone di Nada coi soli articoli), ho pensato a una piccola rassegna di papi fantascientifici in letteratura!

 Accendete i vostri papa-razzi!


ROMA SENZA PAPA di Guido Morselli:

 Non tutti conoscono la storia di Guido Morselli, sfortunatissimo autore di talento che per tutta la vita inseguì il sogno di essere pubblicato (e qui apriamo una pagina nera nella storia dello scoutismo letterario, Calvino rifiutò Morselli, ma ha lanciato De Carlo, inquietante) e che infine si suicidò, assai probabilmente, anche per la delusione e la tristezza provocate dai continui rifiuti editoriali.


Quasi subito dopo la morte, a beffa, iniziò la sua scoperta che ha portato alla divulgazione della sua opera, molto originale e molto ben scritta.

 "Roma senza Papa" è un suo audace (per i nostri tempi bigotti direi audacissimo) libro che immagina un mondo sempre meno spirituale, non tanto perché materialista, quanto perché ormai così profondamente secolarizzato da rendere il papato un'istituzione vetusta che, per sopravvivere deve ricorrere a un profondo rinnovamento.

 In una sorta di Unione Europea che ha adibito l'Italia a paradiso turistico (e di solo turismo deve occuparsi, altro che fabbriche), la decisione del nuovo Papa, (un giovane straniero che ha una tenera amicizia con una teosofa di Bangalore e tende a mostrarsi poco in pubblico), di trasferire il Vaticano da Roma a Zagarolo, è un vero problema.
 Cosa succederà alla città eterna quando il turismo tracollerà?

 Vediamo tutto con gli occhi del prete svizzero (e sposato) molto conservatore Walter, assai sconcertato (prima di abituarsi) davanti ai profondi cambiamenti romani: religioni che tendono a sincretizzarsi, gesuiti che fanno uso di LSD durante l'addestramento, conversione di macchine pensanti, matrimoni gay e preti ultrà che guidano tifoserie calcistiche agitate.
 Ho la vaga idea che Sorrentino una letta gliel'abbia data.


I CANTI DI HYPERION di Dan Simmons:

 E' uno dei libri della saga di Hyperion, un mix complesso, ma benissimo scritto di alieni, intelligenze artificiali che mirano a sterminare l'umanità tipo Matrix, battaglie spaziali e papi guerrieri.
In questo caso il novello Giulio II è Papa Urbano XVI che tenta una crociata spaziale non sapendo di essere in realtà una pedina nelle mani delle malvagie AI.

 Nel primo libro della serie (l'unico che ho letto, "Hyperion") un gruppo di persone viene costretto a recarsi su Hyperion, un pianeta periferico, per una lunga serie di motivi. Ognuna di loro racconterà, durante il viaggio, la sua storia e il motivo per il quale è collegato a quell'oscuro luogo.

 Il sacerdote Lenar Hoyt (che è nientepopodimeno che papa Urbano XVI) ha perso su Hyperion un suo vecchio compagno, un gesuita mandato a convertire uno strano popolo, i Bikura, vittime di un parassita che causa loro una curiosa dannazione: ogni qualvolta muoiono, li fa resuscitare, mangiando la loro vitalità di volta in volta e riducendoli lentamente a zombie privi di intelletto.

Altro che zombie gay in Vaticano e suore ninja.


IL PAPA DEFINITIVO di Clifford Simak:


 In una galassia lontana lontana, sul pianeta chiamato, "Fine di niente", un gruppo di robot e di umani ha fondato un Vaticano alternativo che prende significativamente il nome di Vatican-17.

 Perché? 
 Secoli prima gli esseri umani, avevano negato il diritto di culto anche ai robot in nome della loro presunta mancanza di anima.
 Decisi ad avere una loro religione, un gruppo di robot fuggiaschi aveva fondato un doppione del Vaticano con tanto di robot cardinali e robot monaci che riproduceva in tutto e per tutto la gerarchia ecclesiastica.

 Al centro di tutto un enorme calcolatore, chiamato il Papa Definitivo, che memorizza e processa tutte le informazioni spirituali e religiose provenienti dall'universo in un'ideale tentativo di incanalare ogni pulsione mistica del'universo.


UN CANTICO PER LEIBOWITZ di Walter M. Miller jr:

Distopia in tre parti, vede il mondo chiudere malamente il suo cerchio di autodistruzione.

 Dopo una guerra nucleare che ha spazzato via gran parte del pianeta e degli esseri umani, riportando la tecnologia e le conoscenze tecnologiche ad un livello più o meno medievale, alcune neonate comunità monastiche si sforzano di trascrivere documenti del passato di cui non capiscono più il senso, ma che percepiscono come importanti (documenti in genere trovati in bunker antiatomici).

 Un giovane novizio ritrova un documento che sembrerebbe essere appartenuto a San Leibowitz, il fondatore dell'ordine amanuense che la Chiesa di Nuova Roma (in Missouri) sta tentando di canonizzare. Il Papa in trono è Leone XXI.

 La seconda parte vede una lotta, secoli dopo, tra stato e Chiesa per la supremazia sul territorio, mentre l'ultima ripropone l'umanità sull'orlo della catastrofe nucleare.

 E' a questo drammatico punto che un ordine di Frati è incaricato di mettere in atto l'astuto piano ordito dagli ultimi due papi, Celestino VIII e Paolo VII: partire per Alpha Centauri e lì dar vita ad una colonia dove mettere in salvo un gruppo di bambini e rifondare la chiesa di Roma.

 Non si può dire che il Vaticano non si attrezzi.


BUONE NOTIZIE DAL VATICANO di Robert Silverberg:

Racconto purtroppo brevissimo, ma delizioso, è una semplice conversazione tra un gruppo di teologi e turisti che attendono al bar di sapere se il nuovo Papa è stato eletto.

 La particolarità è che il nuovo Papa promette di essere profondamente innovativo e innovatore: è infatti un robot.

 Il tono generale degli avventori è abbastanza ottimista: il nuovo Papa ha molti pregi, tra i quali un vasto seguito tra i fedeli robotici, un'ottima fama teologica e, fatto non indifferente, dovrebbe essere l'ultimo Papa da eleggere visto che non può morire.

 Il finale è a base di razzi e non ve lo svelo.


IL DILEMMA DI BENEDETTO XVI di James Herbert Brenner:

Racconto abbastanza sconosciuto, salito agli onori della cronaca per aver curiosamente profetizzato non solo nome, ma anche aspetto (in copertina) del Papa omonimo.

 La storia narra le gesta del Papa alle prese con un acerrimo nemico Victor Ling, una sorta di neofascista che ha pretese sul trono di Anderstraad.

 Il Papa, che vive ormai a Ginevra, potrà sconfiggerlo e strappargli il trono solo se dimostrerà di essere sano di mente al più grande psichiatra del regno, Steinmann.
 Peccato che tra visioni mistiche e paranoia non sarà facile.


E voi conoscete qualche altro fantascientifico Papa? Odiate o amate la fiction di Sorrentino? Testimoniate!

5 commenti:

  1. Non l'ho ancora guardata,The young pope,ma ne sento parlare talmente bene dappertutto,dovrò recuperarla!!!!

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  2. Anche io ho visto solo una puntata, ma sono perplessa. Leggo in giro grande entusiasmo, a quanto pare la trama avrà davvero una svolta verso il fantastico, magari guarderò le altre (ho letto di gente che si comprerà il cofanetto, considerandolo un film da possedere).

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    1. Purtroppo delle successive ho visto solo dei pezzi :(
      Penso davvero sia un tentativo di fantascienza ben mascherato e, secondo me, se lo si vede in quest'ottica, tutto diventa molto più convincente e godibile (non vedo l'ora di vedere quelle dopo!)

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  3. Non ho chicche da condividere, purtroppo, però volevo ringraziarti per questo post perché hai aumentato di molto la mia wishlist :D

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  4. La fiction è bella, l'ho guardata tutta e adoro il Cardinal Voiello, interpretato da Silvio Orlando: Jude Law, levati!

    Mi ispira "Roma senza Papa", ma no, non conosco altri libri su un ipotetico Vaticano/papa/Armageddon finale sulla Chiesa, al massimo don Zauker. Ho letto però Suore Ninja ed era carino, dai.

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