martedì 13 novembre 2018

Guida alla saga di Darkover parte II! Quali libri leggere per primi? Quali scartare? Un excursus trama per trama dell'intera saga di Marion Zimmer Bradley, per decidere da cosa iniziare

 Ordunque: cosa leggere della sterminata saga di Darkover?
Ill by Rick Ayers

 E' una domanda legittima considerando che si parla di decine di libri, antologie incluse.

 Ebbene, in questo titanico post cerco di farvi un breve riassunto di tutti i libri della saga sottolineando quelli, a mio parere, tralasciabili e quelli che invece vale la pena leggere e con quale precedenza.

 Per quel che riguarda le antologie, ce ne sono varie, di ancor più difficile reperibilità, credo, dei libri,

Si tratta di raccolte di fanfiction ambientate nel mondo di Darkover e selezionate personalmente da MZB e, in alcuni casi, ci sono anche dei racconti originali della stessa MZB, tutti molto belli e che, talvolta, riempiono delle importanti lacune (penso a quelli su Rohana Ardais e Regis Hastur).

 Le mie favorite in ogni caso sono "Darkover e l'impero" e "Le libere amazzoni di Darkover", il primo per i racconti, il secondo per l'argomento (non ricordo racconti notevoli onestamente).

 Dunque, come leggere questa mia guida?

 Con una sola indicazione: i libri sono raggruppati per ere darkovane.

 L'arco temporale della saga infatti si estende per più di due millenni e MZB, anche se la maggior parte delle storie sono concentrate nell'era dei Comyn (un vero peccato perché anche altri periodi avrebbero meritato).
 Detto ciò, buona lettura e buona avventura sul pianeta dal sole rosso!


L'insediamento

 Navicella terrestre carica di gente desiderosa di fondare una colonia stile Scozia medievale naufraga per disgrazia su un pianeta strano e inospitale. I coloni la prendono bene, l'equipaggio no.



NAUFRAGIO SULLA TERRA DI DARKOVER:

 Primo libro in ordine temporale, è uno di quelli che chiamo libri di servizio.

 Ci spiega per filo e per segno, in modo quasi schematico, com'è nata Darkover: mondo fantasy con una genesi fantascientifica.
 Navicella terrestre che trasporta coloni desiderosi di vivere Scozia medievale style, naufraga senza rimedio su questo pianeta gelido e ostile.

 I coloni sono contenti, l'equipaggio della navicella è disperato. Sopravviveranno? E a che prezzo?
 Interessante dilemma morale su quando, in condizioni estreme, debba prevalere la volontà del singolo e quando il bene collettivo.


Le età del caos

 Le origini terrestri sono state dimenticate, il mondo Darkovano ha assunto una struttura sociale di tipo feudale e si è creata una sorta di casta nobiliare, i Comyn, dotata di forti poteri Psi (a furia di incrociarsi geneticamente hanno anche sviluppato alcune caratteristiche estetiche particolari: molti hanno i capelli rossi e sei dita). 
 Il mondo è preda di una serie di guerre continue peggiorate dalle armi magiche create grazie al laran (i poteri Psi) e le matrici.

LA SIGNORA DELLE TEMPESTE:

 Forse uno dei libri scritti meglio della serie, assieme al successivo è quello più prettamente fantasy della saga.

 La storia si svolge ad Aldaran, quello che poi divenne "il regno canaglia" e racconta le vicissitudini che si svolgono attorno alla giovane Dorilys Rockraven, preadolescente dotata del potere di comandare i fulmini e gli ementi atmosferici.

  In verità comandare gli elementi atmosferici in misura più o meno elevata è prerogativa del casato di sua madre, i Rockraven appunto, ma durante le epoche del caos, i nobili, aiutati dai sapienti, avevano messo su una sorta di programma eugenetico che portava ad unioni atte a generare bambini sempre più psichicamente potenti.

 Dorilys e le disgrazie che segneranno la sua famiglia, preda di un padre in delirio di onnipotenza, sono la dimostrazione di come l'ambizione possa letteralmente radere al suolo intere famiglie.

 La trama è un po' contorta e si basa tutto sulle relazioni amorose tra i vari personaggi che si muovono attorno a Dorilys fino all'epilogo, abbastanza tragico.
 Se siete più appassionati di fantasy che di fantascienza, è il libro per voi.



LA DONNA DEL FALCO:

Primo libro che ho letto in assoluto della saga, narra le vicende di Romilda McAran,  il cui dono è la comunicazione con gli animali (ovviamente non immaginate esseri umani che parlano con animali tipo Disney, si tratta di un'interazione più profonda a metà tra l'empatia e la telepatia).

 Romilda, che ha ereditato il potere in misura molto maggiore del fratello erede designato, ma in quanto femmina la cosa viene ignorata, viene promessa in sposa dal padre, un uomo alquanto despotico, a un vecchio che ha già seppellito un paio di mogli e così decide di fuggire vestita da uomo.

 Si ritroverà ad avere un ruolo involontariamente centrale nella guerra dinastica in corso e, dopo svariate avventure, vivrà la vita che vorrà e non quella che volevano imporle.
 Uno dei romanzi più belli della saga. Fantasy purissimo con una protagonista con cui è facile empatizzare (non come Dorilys Rockraven o Margaret Alton), tosta e volitiva.

 DA LEGGERE.


I CENTO REGNI


 Darkover ormai è frammentata in tanti piccoli regni, ma viene finalmente approvato il patto di Varzil il saggio che vieta l'uso di qualsiasi arma abbia una gittata di oltre un braccio e finalmente le cose sembrano quietarsi.


IL SAPIENTE DI DARKOVER:

 Assieme a "L'esiliato di Darkover" è uno di quei libri che invece di concentrarsi sull'evento principale, ce lo racconta, incomprensibilmente, da un punto di vista che molto meno ci interessa.

 Il sapiente di Darkover è infatti Varzil il Buono, l'uomo che riuscì a porre fine alle ere del caos grazie all'approvazione del Patto che proibiva di usare armi magiche o comunque qualsiasi arma impedisse di ammazzare qualcuno dalla gittata più lunga di un braccio.

Il concetto era: se vuoi uccidere qualcuno devi metterti in condizioni di rischiare tu stesso la vita.

 Tenete presente che nei libri precedenti, grazie ai poteri Psi, erano andate in giro armi devastanti, dalla pece stregata, alle armi chimiche con conseguenze paragonabili alla bomba atomica.
 Il libro però sceglie di raccontarci le avventure, principalmente amorose di Bard di Asturien, il potente generale che accettò il patto di Varzil ponendo fine al delirio.

 In tutto ciò Bard viene anche fornito di gemello spaziale catapultato su Darkover. Davvero non uno dei migliori.


GLI EREDI DI HAMMERFELL:

 Storia quasi vittoriana, con due gemelli di piccola nobiltà separati alla nascita per volontà del destino.

 Gli Storn attaccano il castello degli Hammerfell e finisce male: Alester viene essere portato in salvo e finisce a fare il dandy nella capitale alla corte degli Hastur (mi è rimasto impresso il personaggio stereotipato e abbastanza curioso di un cantante d'opera, cosa che non viene mai più menzionata in nessun altro romanzo), il fratello Conn invece viene creduto morto e cresciuto dalla povera gente degli Hellers.
 Ovviamente il primo sarà un viziato deboluccio e il secondo un popolano di saldi principi e a un certo punto si rincontreranno.

 Non fondamentale onestamente.


L'ERA DEI COMYN


 I 100 staterelli vengono raggruppati in 7 grandi regni con a capo 7 grandi famiglie Comyn. Nascono le libere amazzoni, congregazione di sole donne con specifiche e stringenti regole che si autosostenta e diventa un rifugio per donne che, per vari motivi, trovano il coraggio di fuggire in una società fortemente maschilista.
  In tutto ciò i terrestri riscoprono casualmente la colonia perduta di Darkover.



LA RISCOPERTA DI DARKOVER:

 Libro di servizio per dare il via alla parte più nutrita della saga, quella che sembra effettivamente interessare maggiormente MZB.

 Ad un certo punto, dopo che Darkover ha vissuto due millenni di beata solitudine in una parte sperduta dell'universo, una navicella terrestre decide di inviarvi una spedizione.

 Non hanno idea dell'esistenza della civiltà nata dalla navicella perduta tanto tempo prima e lo shock del nuovo incontro sarà enorme e non si placherà in nessuno dei libri successivi.
 Appare la centrale Leonie Hastur, potentissima Comyn presente in numerosi libri successivi.
 Evitabile.


LA CATENA SPEZZATA:

 Primo libro della minitrilogia delle libere amazzoni, ha un'interessante introduzione su come causò grande scompiglio tra alcuni gruppi femministi alla sua pubblicazione.

 In effetti è in parte comprensibile perché la storia viene apparecchiata in perfetto stile "Sovvertiamo il patriarcato" per poi filare verso un finale pesantemente conservatore (che poi verrà ribaltato nel libro successivo).

 La storia inizia nelle Terre Aride (sì, Martin ha copiato anche questa idea), regno che si trova a sud dei sette regni dove prospera una nazione terrificante in cui le donne vengono incatenate da quando sono adolescenti e per tutta la vita, letteralmente proprietà prima del padre e poi del marito.

 Non sono provvisti di poteri Psi e i sette regni cercano di avere a che farci il meno possibile.

 Fatto sta che una dozzina di anni prima, un signorotto locale aveva fatto rapire una nobildonna Comyn per avere il sospirato erede maschio per poi avere, al solito, un'unica femmina: la bellissima Jaelle.
 La storia comincia con un gruppo di libere Amazzoni, assoldate da una vecchia amica della rapita, che 12 anni dopo cerca di liberare la nobildonna, incintissima stavolta di un maschio e sua figlia.
 Ci riescono, ma la nobildonna muore di parto e Jaelle decide di unirsi alle libere amazzoni. Normalmente a una nobile non sarebbe concesso, ma nessuno vuole la figlia di un signore delle terre aride per casa, quindi va bene così.

 Una decina di anni dopo Jaelle incontra Margali, terrestre nata e cresciuta a Darkover, partita per salvare un suo compagno di lavoro (appartengono a una sorta di servizio segreto terrestre in forza sul pianeta) nonché suo ex marito.
 Dall'incontro si promettono le doverose scintille per un'epica coppia lesbica, ma non andrà così.
 O almeno non ancora.

 Interessante il tentativo di spiegare l'eterno conflitto tra le catene che pensiamo ci frenino e crediamo di dover spezzare e quelle che invece realmente ci immobilizzano eppur non vediamo.


I REGNI DI DARKOVER:

 Libro dal titolo italiano assolutamente incomprensibile perché non vuol dire niente, (l'originale è il ben più sensato "La casa di Thendara"), inizia immediatamente dopo "La catena spezzata" e racconta le vicende parallele di Jaelle, darkovana ora sposata a un terrestre che lavora nella base terrestre, e Margali, terrestre che decide di passare un anno di addestramento tra le libere amazzoni di Darkover.

 Entrambe subiranno una serie di shock culturali molto interessanti da seguire e scopriranno diverse cose su loro stesse che condurranno a un finale che finalmente rende giustizia al primo libro (non ve lo dico, ma c'è da gridare "Evvivaaaaaaaaa").

 I miei capitoli preferiti sono quelli dedicati a Margali, sia perché è davvero interessante scoprire com'è strutturata una congrega di libere amazzoni, (in realtà sembra molto simile a una sorta di immaginifica comune lesbofemminista), sia perché Jaelle dà sui nervi.

 Non puoi fare a meno di pensare che bisogna essere delle vere sciagurate per passare dal comandare un gruppo di donne armate fino ai denti fiere della loro libertà a mogli di un omuncolo terrestre con manie di grandezza inappagate.

 E' uno dei miei libri favoriti in assoluto della casa, probabilmente anche perché, a lungo, ho sognato di vivere in un posto del genere!



LA CITTA' DELLA MAGIA:

 Ahimè indegno finale della trilogia.

 Jaelle e Margali sono ormai una coppia e partono per una missione verso la barriera dove vivono le sorelle nere (sì, molti decenni prima di Martin).

  La storia è un po' inconcludente e sembra sia stata scritta solo per farci sapere che fine avrebbero fatto le nostre eroine (una brutta fine in qualsiasi caso).
 Da leggere se volete scoprire quando Martin abbia spudoratamente saccheggiato MZB.


LA SPADA INCANTATA:

 Libro di servizio per presentare alcuni personaggi importanti in altri libri e preparare una storia che verrà sviluppata in modo più complesso ne "La torre proibita".
 Io l'ho letto dopo e non ho avuto nessun problema.
 Non indispensabile, racconta di come Andrew Carr, pilota terrestre, riesce a salvare Callista Alton, quasi custode della torre di Arillin, dal rapimento degli uomini felini.


LA TORRE PROIBITA:

 E' uno dei MUST HAVE della saga di Darkover. Uno dei capitoli più belli, importanti e commoventi in assoluto.

 Nel libro, Callista Alton sposa Andrew Carr e la sua gemella Ellemir sposa Damon Ridenow, un nobile allontanato dalla torre di Arillin.

 Anche in questo libro appare la figura di Leonie Hastur e qua, per poter andare avanti, è necessario spiegare cosa sia una custode.

 Tutte le torri, le cui più importanti sono Arillin e Neskaya, per funzionare hanno bisogno di una sorta di capo, un Custode, o meglio, unA custode, perché se un tempo era un ruolo che poteva andare a uomini e donne, ad un certo punto si è deciso dovesse toccare solo alle donne.

 E' un ruolo importantissimo, di comando, uno dei pochi concessi alle donne su Darkover MA ovviamente c'è la fregatura.

 Se sei una custode devi anche rimanere vergine e intatta per tutta la vita, questo perché i canali che "trasportano" le energie psi e quelli che trasportano le energie sessuali rischiano di sovrapporsi e di far cortocircuitare la custode incenerendola letteralmente.

 Su questo problema si fonda l'ìntera storia de "La torre proibita".

 Callista, condizionata sin da bambina a diventare una custode, non riesce quasi a farsi toccare da Andrew e deperisce a vista d'occhio.

 Il problema sembra insolubile finché Demon non inizia a fare alcune ricerche sul passato: se un tempo anche i custodi erano uomini e questo divieto della verginità non esisteva. Questo vuol dire che avevano un sistema per sbloccare la situazione, ma quale?

 La storia è bellissima: i personaggi che si avvicendano intorno a una trama priva di molta azione, ma basata quasi solo sui rapporti interpersonali, disegnati in modo magistrale.

 E' uno splendido racconto non solo sul potere, ma anche sul potere esercitato sul corpo delle donne e sulla resistenza che altre donne e altri uomini pongono  per non mettere in discussione lo status quo, che pure è conservatore, superato e marcio.

 DA LEGGERE.


RITORNO A DARKOVER e IL SIGNORE DI STORN:

 Sarò sincera, ricordo poco e niente di questi due romanzi.

 Nel primo si racconta un'avventura di Larry Montray (figlio di un odioso personaggio ricorrente nella trilogia delle amazzoni) e dell'erede di Alton, Kennard Alton.

 Nel secondo c'è una storia stile cappa e spada con un terrestre che si ritrova a combattere per liberare alcuni nobili darkovani presi d'assedio.
 Non so dirvi se ve li consiglio o sconsiglio perché ho proprio il vuoto.


I Comyn e l'impero terrestre


 Dopo un tot di anni di convivenza tutto sommato pacifica, i rapporti tra darkovani e terrestri iniziano a mostrare la corda.
  I terrestri contavano che ad un certo punto i darkovani avrebbero apprezzato tecnologia terrestre e benefici della federazione e si sarebbero uniti a loro rigettando la loro ostinata indipendenza. 
 I darkovani, dal canto loro, sono ben lungi da avere queste idee anche se il popolo inizia a mostrare i primi segni d'insofferenza verso i Comyn, la cui natura presuntamente divina è stata smascherata.

L'ESILIATO DI DARKOVER:

 Questo è il classico libro della saga che merita un gigantesco PERCHE'?

 Il protagonista infatti è il figlio di Cleindori Aillard, personaggio importantissimo nell'economia della storia darkovana e pluricitata a cui però non è mai stato dedicato un libro.

 Si tratta di un romanzo di servizio che ci spiega cosa è successo ai ribelli che misero in piedi La torre proibita e anche come la trilogia delle libere amazzoni avesse un senso nella consecutio temporum.

 Cleindori è infatti la figlia di Andrew Carr e Jaelle Aillard.

 Bisogna infatti sapere che i darkovani non hanno una sessualità che piacerebbe molto al ministro Fontana e forse neanche ad alcune femministe estreme: poiché la cosa più importante è arrivare ad avere un figlio (ovviamente la mortalità infantile tra malattie e altro è molto alta su Darkover), qualsiasi mezzo è lecito.
  Capita così che se una coppia è poco fertile, se ci sono donne single libere (tipo le libere amazzoni), se un uomo o una donna di una coppia non riescono a procreare, si faccia ricorso a una sessualità più libera.

 Insomma, si pratica l'eterologa con metodo naturale e nessuno si scandalizza.

 Cleindori, figlia di Jaelle, decide di combattere il sistema dall'interno e di diventare una custode per cambiare le regole antidiluviane che le vogliono sacre e intoccabili.
 Purtroppo i fanatici estremisti esistono pure su Darkover e finirà male per tutti.

 Il problema è che noi questa storia la conosciamo per interposta persona in questo libro dedicato all'inutile figlio di Cleindori che man mano ricorda. Perché? Boh.


L'EREDE DI HASTUR:

 E' con alta probabilità il libro più bello e magnificente della saga, superiore a tutti gli altri per la complessità della trame e, soprattutto, la profondità di tutti i personaggi.

 Riesce ad affrontare temi molto complicati con estrema delicatezza: repressione sessuale da parte della religione, omosessualità, abusi, scontro di civiltà, sovversione e inadeguatezza giovanile.

 E', il libro che mi ha fatto capire di essere lesbica.

 La storia viaggia su due binari paralleli che si incontrano solo alla fine: le vicende del giovane Regis Hastur e quelle di Lew Alton, ragazzo poco più grande di lui, suo grande amico.

 Regis è un quindicenne, unico erede della casata più importante dei sette regni, e, sembra dotato di un risibile potere Psi, un vero e proprio handicap che cruccia il suo anzianissimo nonno, preoccupato per il futuro (il padre di Regis è morto, ma questa è un'altra storia).

 Come previsto per tutti i nobili maschi, viene spedito nel corpo dei Cadetti, una sorta di collegio militare dove viene istruito nell'arte della guerra e conosce conosce altri ragazzi provando un'immediata simpatia per Danilo Syrtis, suo coetaneo appartenente a una famiglia nobile caduta in disgrazia, il cui potere è "catalizzare i poteri Psi".

 Tutto è molto importante in questo libro perché niente viene lasciato al caso, neanche i poteri Psi dei singoli.

 Mentre Regis vorrebbe un rapporto d'amicizia più profondo con Danilo, l'altro ragazzo sembra in preda a una non specificata agitazione che gli causa un loro insegnante, Dyan Ardais, e ne viene continuamente respinto.

 Nel frattempo Lew Alton si trova ad Aldaran, il regno "canaglia" quello che non solo si è slegato dal potere degli Hastur, ma ospita anche la base terrestre.

 Lew che è terrestre per parte di madre e malvisto dagli altri Comyn, si ritrova a far visita a suo zio e ad essere coinvolto in una sorta di piano sovversivo lastricato di buone intenzioni: fondare una nuova torre assieme ad alcuni terrestri dotati di poteri (poiché è Darkover a risvegliare i poteri Psi in chi li ha naturalmente sopiti, anche alcuni terrestri possono esserne dotati), maneggiare una matrice di livello altissimo e dimostrare che i Darkovani possono reagire e non solo subire il potere terrestre.

 La storia di Lew è affascinante, ma è quella di Regis e Danilo la vera gemma: riesce a parlare di risveglio della sessualità, scoperta di sé stessi, repressione interiore dovuta ai condizionamenti subiti nell'infanzia dall'esterno, in un modo che non ho mai più trovato in nessun altro testo.

 Regis e Danilo si amano da subito, ma prima di poterlo capire, poterlo accettare e persino poterlo vivere (cosa che accade in realtà in un racconto contenuto in un'antologia) devono superare tali scogli interiori da rendere necessarie (e dico NECESSARIE) centinaia di pagine.

 E' un libro meraviglioso che racconta l'adolescenza come non ho mai visto
altrove perché, grazie alla scusa del fantasy, riesce a farlo con una libertà illimitata.

 Una MZB in stato di grazia che riesce a rendere profondo persino un personaggio orribile come Dyan Ardais (di cui vengono parzialmente spiegate le origini in un altro racconto esterno).
 DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE.


LE FORESTE DI DARKOVER:

 Risale al 1958 questo romanzo che narra un'avventura di Regis Hastur con alcuni terrestri e vi appare con una non più ripetuta centralità, un popolo autoctono di Darkover: gli uomini delle foreste.
 Non uno dei migliori perché MZB stava ancora prendendo le misure, ma piacevole.
 E' l'unico che all'epoca non trovai in libreria e mi procurai con uno scambio di libri su un sito Lgbt.


L'ESILIO DI SHARRA:

 Uno dei grandi romanzi di Darkover, riscrittura estesa di un libro precedente, "La spada di Aldones" (che vi consiglio di recuperare solo se siete grandi appassionati di MZB perché dimostra l'incredibile crescita stilistica dell'autrice, ma per il resto è una prova debole) anche qui torna il doppio racconto: quello che accade a Regis Hastur e quel che accade a Lew Alton.

 Dopo "L'erede di Hastur", Regis ha finalmente capito di amare Danilo, di non doversi sentire in colpa per questo e, di conseguenza, ha liberato il suo enorme potenziale Psi.
  Danilo ha fatto un po' pace con la sua sofferta adolescenza ed è diventato il compagno di Regis (anche se nonno Hastur spinge per matrimonio etero e sfornare un erede ufficiale) che si appresta a regnare  saggio sui sette regni.

 Nel mentre, Lew Alton, che ha pagato il suo tentativo di sovversione molto caro (non vi dico come altrimenti vi svelo il finale del libro precedente), viaggia con suo padre per l'universo come delegato darkovano nella federazione terrestre tenendosi lontano dai Comyn che ancora non gli perdonano di aver riportato in giro Sharra, una matrice potentissima risalente alle ere del caos che a momenti distruggeva il regno di Aldaran.

 La faccenda però non è ancora chiusa e Sharra, oltre ad essere mira di alcuni avventurieri senza scrupoli, sembra proprio avere una sua volontà ovviamente distruttiva.
 Consigliatissimo MA non come primo libro della saga.
 E' uno di quelli da leggere dopo che si è entrati nel mondo darkovano e in sintonia coi personaggi. Da leggere per forza solo dopo "L'erede di Hastur" altrimenti capirci qualcosa è arduo.


IL RIBELLE DI THENDARA:

 Scritto nel 1975 con l'idea che dovesse essere il capitolo conclusivo della saga, è una prova non tra le migliori di MZB. 

 Si tenta una conciliazione finale tra la cultura umana, quella darkovana e i Chieri, che, alla luce della complessità degli altri libri, appare un po' troppo semplice (famo un'orgia e risolviamo tutto, concetto affascinante, ma non molto applicabile dopo Woodstock).

 Ci tengo a sottolineare la nota assurda della Tea che diceva come questo libro aveva procurato "una fama ASSOLUTAMENTE involontaria alla Bradley come simpatizzante della causa omosessuale" questo perchè "per esigenze di trama si trovò ad affrontare un tema considerato tabù: l'omosessualità femminile".

 1) Di tutti i libri di MZB infarciti di gay e lesbiche, questo non è certo quello in cui si tratta il concetto in modo più manifesto, anzi. Non mi ricordo neanche il personaggio lesbico in questione (ne "I regni di Darkover" per dire c'erano continui riferimenti a coppie lesbiche).

  Qui anzi l'argomento spinoso riguarda il protagonista che, ad un certo punto, si ritrova a fare sesso con un Chieri, essere ermafrodito, e non si sa bene come finirà il tutto.
 Il turbamento sulla questione è stato affrontato assai meglio e in modo infinitamente più struggente da Ursula K. Leguin in "La mano sinistra delle tenebre" CAPOLAVORO ASSOLUTO che dovete recuperare.

2) MZB in gioventù aveva scritto dei lesbian pulp e, ripeto, tutti i libri hanno una forte componente lgbt, quindi mi domando perché il curatore si sia premurato di scrivere una cosa del genere.

 In ogni caso non una delle sue prove migliori, inoltre, essendo stato scritto prima de "L'erede di Hastur" e de "L'esilio di Sharra" dona a Regis Hastur una moglie che proprio stona col personaggio.
 Vabbeh.


LA SFIDA DEGLI ALTON - LA MATRICE OMBRA -ATTACCO A DARKOVER:

 Anche altri romanzi di MZB sono stati scritti in collaborazione con altre autrici, ma in questi ultimi tre, quando al centro della storia viene messa la famiglia Alton, nella figura di Margaret Alton,
secondo me è particolarmente evidente.
 Devo dire, i componenti della famiglia Alton non sono mai stati i miei preferiti.

 Avendo come dono quello di poter entrare con la forza nelle menti degli altri, hanno sempre avuto quella patina di arroganza che proprio non ti fa sentire il palpito dell'empatia.

 Inoltre, Margaret-Marguerida Alton è proprio il prototipo della gattamorta letteraria: l'eroina suo malgrado, con un enorme potere suo malgrado, che passa tutto il tempo a dirti che avrebbe preferito non portare quel fardello.
 S'innamora di lei un principe principesco principoso e insomma tutto sembra accaderle per caso, ma ci viene costantemente ripetuto quanto sia meravigliosa.

 Inoltre il periodo storico darkovano in cui viene ambientato, ossia il momento in cui i Comyn capiscono che non possono più far finta che il resto dell'universo non esista e mandano un delegato nella Federazione terrestre, in questo caso il Lew Alton, non mi piace particolarmente.

 In "Attacco a Darkover", libro che MZB lasciò incompiuto a causa della morte improvvisa, Darkover deve difendersi dalle improvvise mire della federazione terrestre che ha sostanzialmente deciso di eleggere un governo di fasci sovranisti con mire espansionistiche.
 Onestamente non i miei volumi preferiti della saga.


 Questa è la mia personale selezione, siete concordi? Ne preferite altri? Quali sono i vostri personaggi favoriti? Fangirlate con me!


10 commenti:

  1. Da vecchia lettrice di Darkover concordo su tutto: trame, giudizi eccetera. Post fatto davvero benissimo e doveroso omaggio ad alcuni romanzi davvero molto bellim💙

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  2. L’erede di Hastur, l’esilio di Sharra e la Torre Proibita sono probabilmente fra i miei libri preferiti in assoluto e c’é più di un motivo se in adolescenza il mio nickname su internet era Romilda. Sono sempre stata intrigata dall’idea di leggerli in lingua originale in realtà, per vedere come avrebbero reso. Però da grande fan degli Alton non posso negare che il mio personaggio preferito sia sempre stato Lewis: l’uomo che una ne pensa, cento ne combina che riescono sempre a mandarlo in rovina (non so se sia un potere psi secondario il suo o semplice sfiga ambientale condita da pessime scelte di vita).

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    Risposte
    1. Sì Lew Alton era il classico mix "non sono solo sfigato di mio, ma le sfighe, nel caso, me le vado proprio a cercare col lanternino"

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  3. Grazie della guida! Sono fan da secoli di MZB, ma non lessi tutta la saga, per un motivo o per l'altro.
    L'ho anche inoltrata a mia sorella, cercherà di farne arrivare dei volumi alla biblioteca di paese :-D

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  4. Ciao.
    Ho acquistato e letto tutti i libri di MZB negli anno ottanta, quando ero adolescente ed era il mio mito assieme ad Asimov, e pensa che la questione omosessualità non mi è mai..come dire...saltata all'occhio!!Ricordo certo le varie relazioni, soprattutto quelle delle amazzoni,ma mi sembra di ricordare che mi sembravano...normali, necessarie al racconto;dopotutto se Marion aveva deciso così, chi ero io per contestare il mio mito?
    Se ripenso ora alla saga mi tornano più in mente i poteri paranormali piuttosto che gli orientamenti sessuali...Mah, dovevo essere ben tonta, la cosa impone una rilettura tardiva (ho ormai 50anni) ma spero illuminante, con occhi più saggi e mente più pronta
    Ciao e grazie per questo meraviglioso riassunto, pensavo di essere stata l'unica che aveva letto e adorato MZB,quasi come un piacere nascosto, una stranezza

    Betty

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    Risposte
    1. Oddio, praticamente tutto "L'erede di Hastur" è basato sul fatto che Regis è innamorato di Danilo, ma a causa dell'educazione dei monaci che gli fecero vivere il suo primo sentimento per Lew Alton come una colpa, reprime il suo orientamento e assieme ad esso i poteri psi (sempre per la faccenda che poteri psi ed energie sessuali viaggiano sugli stessi canali). Ne "L'erede di Sharra" ci sono proprio scene in cui si svegliano a letto insieme e nelle antologie ci sono due racconti di MZB in cui spiega come, qualche anno più adulti de "L'erede di Hastur" finiscono a letto insieme. Insomma, MZB non è che suggeriva, era abbastanza esplicita. Anche ne "I regni di Darkover" ci sono numerose storie lesbiche tra le amazzoni e Margali la sera del solstizio finisce a letto con Camilla (tanto che quando il suo insopportabile ex, Peter, lo capisce le insulta pure) e ne "La città della magia" scopriamo che Margali e Jaelle sono diventate libere compagne. Anche ne "La torre proibita" è importante il tabù terrestre dell'omosessualità perchè quando Andrew, Callista, Ellemir e Damon sono intenti nel loro rendez-vous a 4 e finalmente Callista si sta lasciando andare, di colpo si fermano perché Andrew non riesce ad accettare che fare un'orgia sia fare sesso proprio con TUTTI i componenti e Damon rimane fortemente deluso. Prova a rileggere i libri (che ogni scusa è buona)! Anche io sono felice di trovare finalmente altre appassionate con cui fare queste discussioni!

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  5. Una domanda che mi è sorta stanotte: il tuo è un elenco cronologico? Se non lo è, dove trovo una sorta di cronologia, pur sapendo che ogni romanzo è leggibile a sé?
    Grazie
    Betty

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  6. Essendo questo un ordine cronologico... dove posizioni questi altri titoli?
    (Ho letto tutto in disordine e mi piacerebbe per una volta leggere in ordine cronologico)
    I falconi di narabedla
    Le nevi di darkover
    L'alba di darkover
    La caduta di neskaya

    RispondiElimina
  7. Ti ringrazio tantissimo per il tuo articolo, che trovo (da vecchia lettrice della saga) perfetto.
    Anche io ho adorato “L’erede di Hastur” tanto quanto i libri su Lew e che dire della “Torre proibita”.
    Ho iniziato per caso con “La signora delle tempeste” (che tra parentesi, insieme a “La donna del falco”, ho trovato in libreria proprio ieri come nuova edizione…ed ovviamente ricomprati entrambi) e mi sa che dovrò riprenderlo in mano, non l’ho mai considerato troppo ma la tua recensione mi ha incuriosito, ma il periodo della storia di Darkover che amo di più è quello recente in cui la cultura darkovana incontra-scontra quella terrestre.
    Personaggi preferiti? Sicuramente Lew con tutti i suoi problemi, ma anche Regis e Danilo sono descritti molto bene.
    Non sono invece riuscita a leggere “La caduta di Neskaya” e “Gli inferni di Zandru”, ho tentato col primo ma non riesco a “farlo mio”, tu che ne pensi?

    RispondiElimina

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