mercoledì 28 agosto 2013

I ragazzini in libreria o anche il momento in cui capisci che è ora di tifare per Capitan Uncino.

Oggi affronteremo con sagacia, astuzia e perizia, quello che è uno dei gruppi più affascinanti che amano pascolare nelle librerie: i Ragazzini.
 Posti in quell'età di disperazione che viaggia dagli 11 (sì, già a 11 ci son molti precoci) ai 18 (poi si entra nel campo della molestitudine adulta), si aggirano spauriti e spessissimo rumorosi tra scaffali che considerano tra l'ostile e lo sconcertato.
 Chi mai può aver scritto tanta roba? E, soprattutto, perché?
 So che probabilmente è la vecchiaia che dà le sue prime avvisaglie e che prima o poi mi trasformerò in un'arpia malvagia (mi viene sempre in mente la frase "Ma lei non è mai stata bambina"?) e vi giuro, mi sforzo di pensare al discorso ne "Il Cortigiano" di Castiglione, in cui un tizio dice che le generazioni precedenti pensano alle successive come ad un covo di mentecatti, ma posso assicurarvi che è davvero dura. 
 Finché sono bambini, se beneducati, sono anche carini e commoventi, ma quando passano la linea d'ombra dell'adolescenza eccoli planare come branchi di bufali in fuga. 
Ci sono poche occasioni in cui i ragazzini calano in libreria, analizziamone dunque i più diffusi.

I BARBARI DEI COMPITI PER LE VACANZE: Giungono in massa per farsi, credo, coraggio e balbettano spauriti il nome di Calvino come se fosse un perfetto sconosciuto di origine siberiana, strabuzzano gli occhi sconvolti davanti a più di 100 pagine e fanno collette per comprare in tre un solo libro e spendere il rimanente in altro. Si mostrano in tal caso remissivi e pronti al consiglio. 
 Puoi conquistarli in una sola rapida frase: questo libro che ti hanno consigliato ha 100 pagine meno dell'altro. In quell'istante capiscono che sei loro amica e sono pronti a giurarti eterna fedeltà. Con subdole tecniche e molta astuzia si può persino convincerli a tentare di leggere il libro vero e non i riassunti su internet. Visti una volta a giugno, hai speranze di rivederli di tanto in tanto durante l'anno, quando, come colpiti da tortura biblica verranno a chiederti qualcosa come i "Malavoglia" o "Mastro don qualcun altro" (in questo caso spezzo una lancia a loro favore: ma si può dar loro da leggere "Mastro don Gesualdo"??? Persino io ricordo con ribrezzo il vecchio tirchio con la pancia anche se non mangiava che un tozzo di pane e formaggio! Ci credo che poi non leggono più).

 I GIOVANI RIBELLI: Giungono firmati di tutto punto o anche non firmati, ma con l'I-phone e decidono che devono dimostrarti che tu sei vecchia e loro giovani. Come? Facendo quanto più casino possibile. Si lanciano libri, spostano le sovracoperte, mettono a soqquadro la sezione di fotografia costellata da nudi artistici, gridano come pazzi rischiando di prendersi le bastonate dall'anziano riottoso di turno. 
 Con sguardo di sfida ti chiedono cose come il "Mein Kampf", quando ne vedono il numero di pagine lo poggiano scottati. Corrono e di solito hanno con loro una sola ragazza che cerca di invitarli a darsi un contegno salvo poi unirsi al gruppo di ribellione molesta. Fuckin' libraio olè! Perché? Non lo sanno manco loro, sono già usciti senza comprare nulla se non la ricarica del cellulare.

 LA SPERANZA PER IL FUTURO: La speranza per il futuro è ciò che dona gioia e tripudio nel tuo cuore. Giunge con fare tranquillo e ti chiede autori che riesce a pronunciare con cognizione di causa, cerca libri che non sono nella lista scolastica e non è necessariamente un piccolo nerd che scrive poesie alla luna come Cirano de Bergerac. Quando è femmina al massimo ha un'amica con cui condivide passioni e dolori, nel caso sia maschio (e devo dirlo, lo è più spesso, non so perché) è attorniato da una folla di amiche cinguettanti e adoranti che apprendono i suoi consigli e forse, già che ci sono, danno un'occhiata a qualche libro. Non appare quasi mai da solo se non in strani pomeriggi invernali.

LA RIVINCITA: C'è un sacro momento in cui il libraio può sentire la rivincita tra le dita , ed è al fatidico scoccare dei 18 anni. E' quello il momento in cui il ragazzino ribelle mette la testa a posto e decide che forse è il caso di tentare l'esame di ammissione a qualcosa, ed è allora che penderà dalle tue labbra. Sconcertato dalle sue lacune, verrà a chiederti come mai l'Alpha test di medicina prevede una cosa come 6535635635 edizioni diverse o perché bisogna sapere la cultura generale per tentare l'ammissione a Ingegneria. 
 Il momento in cui si perdono nei meandri dei quiz a risposta multipla è per tutt* noi un istante di puro trionfo, salvo poi girarsi e trovare la sezione di fumetti come se una bomba fosse esplosa nel mezzo in tre rapidi saldi.

 E' allora che senti la risata sonora di fondo e capisci che si ricomincia.


1 commento:

  1. Perché io da adolescente andavo in libreria forse più di adesso e tranquillamente sceglievo i miei romanzi preferiti senza essere attorniata da amiche o ammiratori? Eh? Perché?

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