lunedì 9 giugno 2014

Tipi da vacanza. Cinque tipi di lettori per cinque modi diversi di affrontare le vacanze con e senza libri tra viaggiatori enciclopedici, amanti dei racchettoni e rimorchiatori molesti.

Come ho abbondantemente scritto su fb, sono stata ben due giorni al mare. Per chi vive a Scafati o Jesolo potrà sembrare un evento lapalissiano, ma per me che affacciandomi vedo case per centinaia di kilometri, ha assunto le dimensioni di un evento da salutare con gioia. Il mio breve trastullo ha comunque portato consiglio per il blogghe.
 In generale l'approccio con l'amico libro e la lettura è sempre uguale, ma in effetti durante le vacanze estive possono sorgere delle peculiari varianti pronte a folleggiare sulle spiagge dell'intera penisola (sulle montagne non lo so perché non ci vado, massima altezza da me raggiunta i 1200 metri e mi avevano infinocchiato raccontandomi che si trattava di un'innocua scampagnata).
 Non che ci fosse molta gente ancora a rotolarsi sul bagnasciuga, ma abbastanza da far fiorire in me questo post che potrete usare per decriptare i vostri vicini di ombrellone.
 A quale tipologia di lettore appartengono e appartenete? Scopriamolo!

IL LETTORE CHE PARTE SOLO PER METE LONTANE: 
Ci sono queste persone che non accettano di partire per le vacanze a meno che la meta non sia a meno di cinquecentomila chilometri. Venezia?Sardegna? Copenaghen? Lisbona? Puah, robetta. Loro puntano direttamente Tokyo, Johannesburg, Melbourne o Città del Messico.
Se ne può ammirare un esemplare in "Midnighr in Paris", ok
che tiraneggiava Carla Bruni che DEVE essere tiranneggiata..
 Ci sono poi due sottocategorie: quelli che fanno la vacanza culturale e gli amanti della natura, entrambi però sono accomunati da un'insaziabile desiderio di conoscenza preventiva. Essi stanno prendendo un aereo intercontinentale per atterrare nel deserto del Gobi? Ebbene, nei tre mesi precedenti hanno letto qualsiasi libro sulla fauna, la flora, la storia, i paesaggi, i personaggi famosi nati cresciuti e morti lì, i film girati, le battaglie combattute in quel posto. 
 Arrivano che praticamente ne sanno più della guida di cui mettono in continua discussione le conoscenze ("Ah, esso ci dice così perchè evidentemente non conosce il famoso saggio di..." oppure "Il regime di questo posto non vuole far sapere ai turisti la verità, che è..."). Se siete in un viaggio organizzato è uno dei compagni di avventura che vorreste si rompesse una gamba il primo giorno di viaggio. Esso infatti ciarla ovunque e consulta perennemente o la guida o il suo fido e-reader che, per la gioia di tutti, gli ha concesso di portarsi l'intera bibliografia sulla Patagonia centrale da lui scrupolosamente studiata. Torna a casa poco impressionato dal vero, da quello che aveva letto si aspettava molto di più, perciò punta il dito a caso sulla cartina e sceglie il viaggio futuro. Poi, si infila nella prima libreria a saccheggiare la narrativa di viaggio e le guide, pronto a tiranneggiare saputello ignari turisti.


IL LETTORE "LASCIATEMI IN PACE E' ESTATE": 
Se uno non si concentra in inverno sui libri, difficilmente potrà decidere di
farlo in estate.
E' una categoria molto trasversale, che comprende lettori forti per tutto l'anno desiderosi di abbandonare la carta stampata almeno per due settimane di mare, e lettori deboli che per tutto l'anno hanno promesso di leggere in quelle due settimane e prontamente non lo fanno. I primi hanno passato ore sui mezzi pubblici pendolando in compagnia di tutti i best seller dell'inverno, di tomi alti quanto "Il conte di Montecristo" in attesa che i ritardi di trenitalia consentissero loro di tornare a dormire per cinque ore nella propria casa, di libercoli audaci che permettessero di dimenticare l'olezzo di coloro che non si lavano e prendono comunque i tram. Comprensibile che per due settimane non vogliano vedere il compagno di avventure amatissime.
 Il secondo è invece quel lettore debole che ha promesso di leggere cose varie ed eventuali in estate, ma poi prontamente non lo fa mai. Magari si compra anche un libro e lo porta continuamente in spiaggia riducendolo in poltiglia con acqua e asciugamani umidi, ma ogni volta che lo apre inizia la partita di racchettoni, la gavettonata, la pallavolo in acqua, l'avvistamento della gnocca. Oh, è estate, altro che libri, ci penserà in inverno.

IL LETTORE DOSTOEVSKJI: 
Come si immagina il lettore Dostoevskji
 Per tutto l'anno ha leggiucchiato sì e no due libri (generalmente per qualche motivo utilitaristico, tipo rimorchiare o far colpo sul capo), ma ha rassicurato tutti urbi et orbi che avrebbe letto le decine di libri consigliati in estate
 Lui non è mica una capra, lui è un uomo o una donna colta, di mondo, le manca solo il tempo. Onde evitare cattive figure con la cerchia di amici che sadicamente lo aspetta al varco di settembre al suon di "Allora lo hai letto?", riempie l'e-reader e/o la valigia fino allo stremo e passa ore e ore a cercare di recuperare le lacune, stile compiti per le vacanze. Generalmente finisce per leggere una pagina su tre e ad avere un gran mescolone in testa in cui i fratelli Karamazov perseguitati da demoni finivano per fare una gita al faro durante un periodo alternato di guerra e pace. Gli amici settembrini che, bene che va avranno letto i classici alle superiori (tranne il lettore forte di turno che verrà però trattato come uno scassapalle), sbalordiranno davanti alle sue doti, gli amici pagheranno aperitivi, le amiche si offriranno.
Variante: C'è anche il lettore forte con "sindrome Dostoevskji". Parte per stare un mese al mare con family e finisce per tornare bianco come una mozzarella a causa del suo perdurare sotto l'ombrellone. Voleva giocare doi figlia, ma doveva prima leggere quei libri che in inverno proprio non riesce e senza i quali non si può stare. Non è colpa sua se l'estate è corta.


IL LETTORE CHE RIMORCHIA: 
"The game" promette loro follie del genere.
E' il lettore che si prepara a marpionare per tutte le vacanze.
 Ha letto l'ultimo libro di Fabio Volo, "The game. La bibbia del rimorchio, "Falli soffrire", "Fallo felice" e gli ostici manuali sull'ostico sesso tantrico solo per quei quindici-venti giorni di mare. Il piano, in genere è accallapiare la donna desiderata tramite l'uso consequenziale dei libri citati. Egli punta la preda glitterata al bancone e spara "L'amore fa soffrire, ma fa anche bene. Sai chi lo ha detto?". La glitterata, a meno che non sia dotata di cervello o di fidanzato, risponderà "Chi?" "Fabius Volus". Dopo aver fatto la figura dell'intellettuale (ce vò poco con certi soggetti), metterà in atto le varie tattiche consigliate da questo libro di grande successo, "The Game" di cui vi invito caldamente alcune pagine. La "bibbia del rimorchio" parla di un misterioso club formato da uomini che si insegnano a rimorchiare a vicenda con tecniche infallibili. L'autore, iniziato ai grandi misteri da appunto il misterioso Mistery, si lancia in storie del tipo: "Jenny e io facevamo sul serio da un po', poi è arrivata Sally e con la sua quarta di reggiseno mi ha stravolto la vita. Ho capito subito che dovevo cercare di far capire a Jenny che volevo fare del sesso a tre."

 Se lei tenta tattiche di difesa apprese grazie a "Cenerentola era una sfigata" (esiste), lui sa come difendersi, grazie alla preventiva lettura di "Falli soffrire". Al dunque poi cercherà di diventare Sting col sesso tantrico. Oddio, almeno credo. Non so se poi quei manuali qualcuno li usa davvero.

IL LETTORE "BEATO TE CHE PUOI ANDARE IN VACANZA":  
Adriano Celentano giovane ne rimane sempiterno
rappresentante grazie alla canzone "Azzurro", inno
dei "Beato te che puoi andare in vacanza"
In realtà è una categoria umana.
Tutti coloro che per forza di cose, tempo o denaro, non possono andare in vacanza e giustamente covano odio verso tutti quelli che ti raccontano le loro prodezze non mancando di postare ovunque foto di luoghi bellissimi (che poi magari è santa severa o Gabicce mare, ma con Istrangram e una canon sembrano i Caraibi). 
 Essi, all'improvvida domanda "Domani parto, tu dove andrai in vacanza?", ghignano mandando saette dagli occhi e si scudano con un "Beato te che puoi andare in vacanza", frase che sottintende chiaramente: chiedimi altro e non rompere le palle. Successivamente parlerà della frescura delle sale lettura delle biblioteche, di tutti quei libri che gli consentiranno di viaggiare per interposta persona e dei parchi tutti per lui dove rotolarsi assieme ai suoi autori favoriti. 
 Se bravi, riusciranno persino a farti venire invidia della pace incantata delle città deserte in cui essi, ultimi abitanti, potranno scoprire meraviglie leggendo all'ombra di monumenti. Se meno bravi e soprattutto abitanti di Milano (l'unica città del mondo in cui in Agosto si fa una serrata anni '40 che vede la chiusura persino delle gelaterie), avranno tutto il vostro sostegno e magari una carta regalo per la libreria per aiutarvi a pulire la coscienza. Tu stupida persona che puoi partire.

 E voi conoscete altri tipi di lettori da vacanza? Scrivete!

7 commenti:

  1. Tu sei una grande scrittrice, hai infilato i libri in un argomento generalista che di base non li comprendeva.
    Non hai mai pubblicato nulla? Guarda, sei da COMPRARE!
    Tranne la biografica si sciefrubio, quella non mi attirerebbe.

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    1. eh, magari.... intanto mi consolo col blogghe!

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    2. Ah ovviamente grazissime per i complimenti (immeritati!), Oggi scrivo a rate che a casa ho tipo un laboratorio dolciario estemporaneo

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    3. Allora anche tu potrai entrare nel famigerato settore dei "cucinieri" in libreria!

      Nonché in quello dell'hair style, nel disegno hai un taglio di capelli figo, sicuramente è una giusta trasposizione del reale.

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  2. Io in spiaggia sono circondata da lettori di Smartphone, Gazzetta, Enigmistica e Novella 2000 : (

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  3. io in spiaggia mi leggo di tutto... gialloni svedesi, chick lit, bestsellers, ma pure i classici russi! il problema è che poi ho sempre l'abbronzatura col segno del cappello o degli occhiali XD

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  4. Quindi io avrei la Sindrome di Dostoevskji.... uhm....... però come Bebe riesco pure ad abbronzarmi! ;)

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