domenica 20 dicembre 2020

I consigli regalo per i libri del Natale 2020! Parte II! Neve, amori proibiti, libri censurati, Maradona, capelli rossi, Groenlandia, Francia e Napoli.

 Ed ecco, come vuole tradizione, la mia seconda tranche di consigli natalizi quasi in extremis (almeno quest'anno ho la scusa del trasferimento però).

 Quest'anno, molto più degli scorsi anni, ho regalato praticamente solo libri e fatto qualche altro dono ad hoc equo e solidale e quest'anno, più degli altri anni, mi viene da fare la persona inopportuna e insistere perché sia questo l'andazzo generale.

  I tempi sono oscuri, ma possiamo renderli migliori anche con una mirata resistenza economica e un consumo critico.

 Quindi prima di passare ai bei consigli, termino il mio pippone invitandovi a comprare i libri (in sicurezza) nelle librerie fisiche e, se questo non fosse possibile, a usare Bookdealer o Libri da Asporto (NO, non mi pakano per dirvelo!?!).

Poi, ovviamente, vale sempre che ognuno fa quel che vuole, ma insomma Bezos ha sicuramente meno bisogno dei vostri soldi delle librerie fisice, indie o di catena.

 E ora, buoni consigli a voi!


"AUTOBIOGRAFIA DELLA NEVE" di Daniele Zovi ed. Utet:


 Col bianco tuo candor, neve, sai dar la gioia ad ogni cuor.

 Bambin* di tutta Italia cantano da decenni questa canzone ostentando sicurezza anche se magari vedono la neve una volta ogni 5 anni o, peggio, non la vedono praticamente mai.

 Eppure i sogni natalizi sono colmi di valli innevate, abeti carichi di ghiaccio, laghetti sui quali pattinari e pupazzi di neve. 

 Ora, probabilmente prima del riscaldamento climatico, era un fenomeno atmosferico più frequento, ma adesso la neve ha i mitici contorni di qualcosa di ormai scomparso, dei bei tempi che furono, il sogno lontano di un’epoca migliore. 

 Un po’ tutte le caratteristiche che ha l’infanzia agli occhi degli adulti.

 Un bel regalo per questo Natale può essere questa “Autobiografia delle neve” di Daniele Zovi, ex forestale con la passione (direi non insolita per un forestale) per gli alberi e la boschività. 

Un racconto personale da seguire come orme sulla neve, di ricordo in montagna, di aneddoto in dato scientifico.

 Molto molto natalizio.


"LOVING" a cura di H. Nini, N. Treadwell, Paolo Maria Noseda e Francesca Alfano Miglietti, 5 Continents Edition:


 
Come si può non consigliare questo tenero, fantastico volume fotografico frutto del ventennale lavoro di due coniugi texani
che per caso trovarono la vecchia foto in bianco e nero di due uomini innamorati. 

 Se si pensa non tanto all’iconografia gay, ma quanto all’immagine di coppie di uomini e donne innamorat*, ci si rende conto che salgono alla memoria solo immagini moderne. 

 E’ vero che l’affetto omosessuale si mostra (e ancora tra mille difficoltà e pregiudizi, chiedetevi quante coppie gay vedete non dico baciarsi, ma tenersi per mano in pubblico) pubblicamente solo da pochi anni, ma in effetti, è davvero possibile che nessuna coppia gay abbia pensato a farsi una foto insieme prima del 1980?

 Improbabile. E questo libro lo dimostra raccogliendo foto di coppie omosessuali scattate tra il 1850 e il 1950. 

 Un libro tenero, appassionato e direi involontariamente militante perché tra i più grandi limiti ancora vigenti per una coppia omosessuale, uno dei più frustranti è di certo il non potersi dare un bacio, una breve carezza in pubblico, camminare sotto braccio o prendersi per mano.

 Tutti gesti che per una coppia eterosessuale sono scontati e vissuti dagli altri con tenerezza e dolcezza, quasi partecipazione, ma che diventano quasi pericolosi quando a compierli è una coppia gay. 

 Più affetto in questo mondo, miei cari, e regalate “Loving” a destra e a manca.

 

"LA BIBBIA AL ROGO" di Gigliola Fragnito ed. Il Mulino:


Una cosa di cui mi capacito sempre molto poco è la mancanza di comparazione tra l’epoca dell’invenzione della stampa e l’avvento di internet. 

I turbamenti, le problematiche, le fake news, il concetto di autorità, le interpretazioni personali, i complotti, presentano davvero un grande di affinità rilevante e del resto la matrice è comune: un cambiamento epocale della modalità di trasmissione dell’informazione.

 Questo saggio di Gigliola Fragnito può forse aiutare a capire il concetto partendo dalla domanda: perché la religione cattolica proibisce, al contrario del mondo protestane, la lettura personale delle sacre scritture? Quale scissione si creò realmente durante il periodo della riforma e della controriforma e che ruolo ebbe la stampa in questo senso?

 Per chi vuole capire i problemi attuali, partendo dal passato.

 

THERESE E ISABELLE di Violette Leduc, ed. Neri Pozza.:


Tra i classici che potete regalare al classico lettore che non legge libri il cui autore non sia morto da un numero accettabile di anni (è una fissa di un personaggio di "Norwegian wood" di Murakami, ma ho poi conosciuto persone che ragionano DAVVERO così), ecco la chicca: "Therese e Isabelle".

 Libro prima respinto, poi pubblicato censuratissimo in quel degli anni ’60 in francia da Violette Leduc, amica di Simone de Beauvoir, vede finalmente, all’alba del 2020, la sua pubblicazione estesa.

 Quale immane scandalo racconta? La storia, altamente erotica (ma incredibilmente poetica) tra due ragazze adolescenti all’interno di un collegio.

 Direi che era anche ora che qualcuno lo desse alle stampe. 

 

"LEGGENDE GROENLANDESI" Iperborea ed.:


Capita sempre di dover fare un fatale regalo a qualcuno che "non si conosce bene"

 Dico subito che se vi orientate a donare libri almeno dovreste avere la certezza che sia un lettore (o conoscere una sua passione x che vi orienti su un libro specifico). Se avete appurato questo piccolo particolare, visto che scegliere un libro non è mai semplice, vi consiglio una delle raccolte di leggende o fiabe nordiche della Iperborea.

 Le fiabe non rispondono alle regole standard della letteratura: parlano di fantasia e non di stile e, appunto, se non conoscete bene l'interlocutore, rimane la scelta migliore.

 Quest'anno sono tra noi le leggende groenlandesi. Della Groenlandia si sa poco e niente, indicativamente che ci abitano gli inuit e che ci sono gli igloo, forse qualcuno sa che sono un protettorato danese, ma poi il niente.

 Queste leggende restituiscono un immaginario per noi incredibile e meraviglioso, selvaggio e inusuale, lontantissimo eppure in qualche modo intuito.

 Farete un'ottima e raffinata figura e potrete sempre farvelo poi prestare (così magari avrete anche una scusa per conoscere meglio l'altra persona, insomma, il Covid prima o poi finirà).


"BREVE STORIA DEI CAPELLI ROSSI" di Giorgio Podestà, Graphe edizioni:

Questo piccolo, grazioso saggio, è il regalo del Natale per tutti i rossi che conoscete. 

 Io sono provvista di madre e gemella di madre rosso peldicarota e ho letto con gusto questo grazioso libercolo pieno di aneddoti su questa variabile genetica che molte gatte ha dato da pelare ai suoi possessori nel corso della storia.

 Simbolo di bellezza, ma anche di stregoneria e di supposta malvagità (quante lacrime sono state versate dai liceali sul povero rosso malpelo, condannato a morire in miniera solo per aver osato nascere rosso in Sicilia).

 Un’idea originale che risolverà tutti i vostri contatti color tiziano.

 

"NAPOLI" a cura di LAN, Benoit Jallon e Umberto Napolitano, ed. Quodlibet e "Maradona. 101 pillole di saggezza", Alcatraz edizioni:

 Per ragioni anagrafiche non posso esimermi, come ogni anno, dai consigli mirati su Napoli.


  Anni di parenti partenopei mi hanno insegnato che non bisogna farsi trovare impreparati sul tema e così ho due consigli: uno più intellettuale e uno nazionalpopolare.

 Per l’intellettuale non si può non consigliare “Napoli. Super modern” che racconta Napoli attraverso la sua architettura a cavallo tra gli anni ’30 e gli anni ’60.

 Lo inserirei a titolo nel classico “Mi consiglia un BEL regalo?” che ci veniva chiesto in libreria a totale caso per far bella figura con qualcuno. Farete una bella figura e sarete anche originali (e con questa chiusa, posso candidarmi a scrivere articoli per “Vanity Fair”).

Il consiglio nazionalpopolare, invece, non può non coinvolgere Maradona.

 Avendo un padre napoletano so di riflesso cosa questo sportivo abbia significato per Napoli. 

 Come ho scritto su fb, mi ricordo benissimo mio padre che nel 1990, carica me, mia madre e mia sorella in macchina per strombazzare in giro per lo scudetto del Napoli. Solo che eravamo a Bracciano (Roma) ed eravamo gli unici. Ma la gioia era tale che valeva un momento da film alla Kusturiza.


Se permane un livello di adorazione che sfora nella venerazione non dipende certo solo dal calcio, ma da quello che Maradona ha saputo dare,
in senso lato, ai napoletani: un riscatto. 

 Una città povera, bistrattata dal ricco nord (che sta uscendo solo in questi anni da quel certo razzismo verso il meridione), posta in condizione di minorità e persa tra mille difficoltà, ha avuto il regalo di essere prima, di trionfare quando non avrebbe mai pensato. 

 Maradona ha letteralmente regalato un sogno e se non merita venerazione questo, non so cosa possa farlo.

 Si potrebbero consigliare millemila libri sul Pibe de Oro, ma ho scelto le 101 pillole di saggezza edite da Alcatraz edizioni perché è secondo me il libro più adatto a tanti tifosi, magari poco avvezzi alla lettura e che però vogliono conservare alcune parole del loro idolo. 101 aforismi che svelano l’affinità incredibile che lo legava a Napoli.

 E voi che libri regalerete a Natale?

1 commento:

  1. Apprezzo particolarmente il consiglio di acquistare nei negozi fisici, anche io faccio lo stesso.
    Buone feste

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