giovedì 9 luglio 2015

Chi ha paura di "Pezzettino"? Sul caso dei 49 libri per bambini censurati a Venezia! Cosa si nasconde dietro ad una lista per bambini che manda un chiaro messaggio agli adulti. Una riflessione e molte spiegazioni su una calunnia pericolosa: l'inesistente teoria del gender.

La lista dei 49 pericolosissimi libri
Chi segue la mia pagina di fb saprà che sono ormai settimane che tuono contro l'iniziativa che il sindaco di Venezia ha pensato bene di mettere in atto appena insediatosi come primo cittadino della città lagunare.
 Secondo voi, appena avuto il controllo della situazione, cos'ha fatto?
 Si è messo a capire come incrementare il turismo? Come rendere la vita meno disagevole a chi ci abita? Ha tentato di comprendere esattamente i bisogni della cittadinanza in materia di servizi, come mezzi pubblici o welfare? 
 No, una delle prima cose che quest'uomo ha pensato di fare è stato emanare una circolare in cui venivano banditi dagli asili nido e dalle scuole materne veneziane un elenco di 49 libri accusati di diffondere un'ideologia gender.
 Per sapere ESATTAMENTE cosa è successo vi rimando al link di Internazionale, in cui c'è un esauriente articolo di Chiara Lalli:


  Per sbrogliare la matassa e comprendere quanto insensata et pericolosa sia questa iniziativa, iniziamo con la premessa fondamentale.
 La teoria del gender NON esiste.
Per saperne di più potete leggere anche
"Il complotto" di Will Eisner o "I falsi
protocolli" di Sergio Romano
 Avete presente quelle calunnie storiche che hanno lasciato sulle strade dell'umanità morti e feriti in nome di terrori diffusi, non motivati e di cui nessuno all'epoca dei fatti si era mai preso la briga di verificarne la veridicità?
  Avete presente per dire, il protocollo dei Savi di Sion, calunnia storica in nome della quale si è fomentato il sotterraneo antisemitismo storico dei vari popoli, fino ad arrivare ai campi di concentramento? 
Ecco, la teoria del gender è ESATTAMENTE la stessa cosa.
 Mi ricordo che quando da bambina o da meno bambina, alle superiori, venivo martellata con la giornata della memoria, il "Diario" di Anna Frank, l'"Agnese va a morire", "Se questo è un uomo" e "La tregua" di Levi, pensavo sempre con un certo rimprovero cronologico: ma come è possibile che le persone del tempo non abbiano fatto nulla? Com'è possibile che abbiano permesso tutto questo?
 Perché, mi rendevo conto già a 12 anni che non era convincente l'ipotesi di un periodo storico in cui erano venute alla luce solo persone con inclinazioni fondamentalmente malvagie.
 L'evidenza dei fatti era però tale da lasciarmi perplessa. Dov'era stato l'errore? La causa scatenante? Questo a scuola non te lo insegnano.
 Ti dicono che c'era la crisi, che i "rossi" erano deboli, ti parlano del periodo giolittiano, di Rosa Luxemborg, del passato socialista di Mussolini, delle crisi da pittore fallito di Hitler, ma non è che ti dicono perché le persone in massa aderirono e soprattutto si lasciarono convincere a perpetrare orrori storici come le leggi razziali e le deportazioni.
Uno dei temibilissimi libri della lista dei 49
 Com'era nato quell'odio?
 Ecco. I corsi e ricorsi storici, permettono di vedere coi propri occhi e toccare con mano una versione anni 2000 dell'odio che le masse sentono di dover ciclicamente incanalare verso qualcuno, già predisposto in quanto minoranza, ad essere odiato e additato quale causa di tutti i mali. Se gli ebrei non ci fossero staremmo tutti meglio no? Se i gay non ci fossero la società sarebbe perfetta! 
Se fossimo tutti bianchi, il razzismo non esisterebbe!
 Fondamentalmente la colpa è della minoranza che osa ostinarsi ad esistere, non di chi la discrimina.
 Ed è qui che veniamo al punto fondamentale.
 Uno dei pregiudizi storici sugli omosessuali è che essere omosessuali sia una SCELTA.
 In quanto scelta non solo sei causa del tuo male, ma hai anche il potere di far deviare dalla retta via e dalle giuste scelte, uomini che fino al giorno prima correvano dietro alle gonnelle e donne amanti dei pettorali virili.
 Questa scelta verrebbe compiuta in nome, mi pare di capire, della perversione pura e dello stile di vita gay, fantomatico insieme di comportamenti che indicativamente ti condurrebbe ad avere una vita sessuale sfrenata e ad andare in discoteca tutte le sere (cosa che mi sembra possano fare e fanno tranquillamente anche gli etero, ma a quanto pare una cubista donna nuda è meno scandalosa di un cubista uomo in mutande).
 In nome di questa pericolosissima possibilità che l'omosessualità sia una scelta, gente terrorizzata all'idea di ritrovarsi con figli gay (e sarebbe da ricordare che i gay sono sempre nati da coppie etero, perché, che io sappia, raramente si trovano bambini sotto i cavoli) perché traviati da altri gay che osano essere sempre più visibili e rivendicare diritti manco fossero esseri umani come gli altri, ha inventato la teoria del gender.
 Tale teoria, se ho ben capito perché in quanto inventata è senza senso, contraddittoria, folle e tra l'altro priva di senso in lingua inglese (i gender studies sono un'altra cosa), condurrebbe a poter scegliere l'orientamento sessuale e l'identità di genere (che tra l'altro 'sta gente confonde alla grandissima). 
I ballerini maschi non esistono forse? E anche felicemente sposati con
gnocchissime star del cinema, come Natalie Portman?
 Uno dei sordidi piani della potentissima lobby gay impegnata in questo piano di dominio del mondo (vi ricordo che anche nei protocolli dei Savi di Sion c'era una lobby di ebrei impegnata a dominare il mondo) è convertire quante più semplici menti alla causa anche attraverso dei libri.
 Ed è qui che veniamo al sindaco di Venezia, il quale, eroe del libero pensiero, ha stilato una lista di 49 libri in nome dei desideri della maggioranza e sul fatto che su certi temi educativi decidono le famiglie (cit. Internazionale).
 Tra i temi educativi su cui decidono le famiglie ci sono: i bambini adottati, i bambini figli di due mamme e due papà, il fatto che una bambina possa sognare di fare l'ingegnere oltre che la ballerina (e viceversa, ricordiamo "Billy Elliot"), libri astratti che insegnano come l'inclusione di chi non è esattamente come la succitata maggioranza, ma non per questo deve fare paura o è sbagliato.
 Ora, se un bambino va all'asilo e conosce un bimbo adottato o figlio di due mamme, cosa deve fare? Ignorarne l'esistenza finché i genitori, verso la terza o quarta elementare non avranno deciso che è ora di far sapere loro che non esistono solo le famiglie del Mulino Bianco? Non c'è il vago rischio che così facendo il bambino non solo sia confuso, ma percepisca i suoi compagni come sbagliati perché diversi? 
 Inoltre veniamo al punto fondamentale che rende la teoria del gender una menzogna e i suoi sostenitori dei ciarlatani (molto pericolosi).
 Genitori di tutta Italia,voglio darvi questa sconvolgente notizia. incredibile davvero. Mai sentita.
Spero non aveste un bicchiere in mano
 L'omosessualità NON E' UNA SCELTA.
 Omosessuali si nasce, alcuni se ne accorgono subito, già da bambini di essere gay, altri, tipo me, ci hanno messo un pochino di più, altri addirittura si sposano felicemente, fanno figli e poi si scoprono omosessuali e/o bisessuali (quando vedete una donna che sta con un uomo poi con una donna poi con uomo, non è "tornata sulla retta via", è solo bisessuale).
 E se uno nasce gay, lesbica o bisex, vi chiederete, perché non lo sa dalla culla?
 Perché, vi sfido, a nascere in una società completamente eterosessualizzata. 
 Fino a pochissimi anni fa non c'erano modelli Lgbt positivi, ti veniva detto che eri condannato ad una vita infame e infausta, ti si montava dentro un senso di colpa enorme.
 Pensate ad un ragazzino che sente la parola Frocio come insulto sin da quando è piccolo, vorrebbe mai ammettere con se stesso di essere proprio lui il frocio? E pensate alle ragazzine lesbiche che fino all'avvento di internet e anche ora troppo spesso, si guardano attorno, accendono la tv, vanno al cinema e non trovano nessuno come loro. Sono le uniche lesbiche sulla terra? Sono solo loro a provare questo infausto pensiero?

E perché a 16 anni ancora non hai avuto il fidanzatino? Sei troppo cessa?
  E se la tua migliore amica lo scopre e lo va a raccontare a tua madre che magari è una cattobigotta che va al Family Day e scrive sui cartelli che "Gender sterco di satana"? (Grammaticalmente senza senso, ma il senso vero si capisce benissimo).
 Provate a stare un giorno senza poter tenere per mano il vostro compagno o compagna, senza poterlo baciare, provate ad accendere la tv e trovarvi Costanza Miriano che vi ritiene la causa dei mali del cosmo, a sentire la Meloni che vi dice che "Ok, siete gay e siete forse uguali a noi, ma pensione di reversibilità costa allo stato e voi non ve la meritate".
 Provate a capire l'umiliazione e la rabbia che si possono sentire sapendo che il mostro del Circeo, un pluriomicida, stupratore, ha potuto sposarsi in carcere e voi no! 
 Pensate ai ragazzini che si suicidano, a quelli che vengono cacciati di casa, ai gay e le lesbiche di tutto il mondo che devono vivere in clandestinità i loro sentimenti perché altrimenti rischiano la condanna a morte. 
Davanti a questo capirete perché molti ci mettono anni ad ammettere e perché non ha nessun senso logico pensare che l'omosessualità sia una scelta. Se si potesse scegliere chi baratterebbe una serata in discoteca (che possono avere, identica gli etero), per una vita senza ansie, senza paura o discriminazione?
 Questa dei 49 libri, di cui domani farò l'elenco dettagliato con tutte le orride trame, è una cosa che sembra piccola, una boutade estiva, ma non lo è. Per molti di noi non lo è, non lo è per i 100.000 bambini figli delle coppie arcobaleno, per i bambini che hanno solo un papà o solo una mamma, per quelli adottati, per tutti quelli che sono fuori dalla norma, per quelli che un giorno saranno uomini e donne gay. 
 C'è una frase pluricitata, "La sola cosa necessaria affinché il male trionfi è che gli uomini buoni non facciano nulla" di E. Burke, vedete voi. 
 Intanto vi lascio con una canzone di Tricarico, la celebre "Io sono Francesco", l'ho riascoltata per caso dopo anni e solo ora ho capito che il punto focale non era "Puttana la maestra", ma tutto il resto. 
 Quando vi viene la tentazione di dire "Eh, ma sono cose che riguardano l'educazione, decidono i genitori", provate a ricordare che i genitori non decidono dell'esistenza degli altri e non dovrebbero neanche decidere del rispetto che gli si deve portare, dell'umanità e del dolore che possono causare.
 Scusate se mi sono dilungata troppo.
Ps. Se volete conoscere un'infornata di storie Lgbt su cosa si prova da ragazzini, come ci si è accorti di essere gay o lesbiche, i terrori, le paure e compagnia cantante, cercate "Le cose cambiano" ed. Isbn!


Ps2. Domani avrete l'elenco completo delle trame dei 49 pericolosissimi libri!

18 commenti:

  1. Sono profondamente indignata! E ti voglio sempre più bene e ti stimo sempre di più!

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  2. Eh sì, il perché di quella parolaccia è ciò che conta. A me questa canzone ha sempre commosso tanto, come molte altre di Tricarico.
    Io non ho mai capito tutta questa voglia di decidere come debbano vivere gli altri, tutta questa cecità di fronte alla varietà del mondo, come se le famiglie diverse dal madre-padre-figlio siano una novità dei giorni nostri, come se essere maschio ed accoppiarsi con una femmina renda genitori perfetti automaticamente, come se vedere un uomo che bacia un uomo possa far venire turbe psichiche ai pargoletti.

    I bambini tutte queste idiozie non le hanno in testa. Ho lavorato con bambini delle elementari e per rilegare un libricino ho portato un nastro verde acqua e uno rosso corallo. Nelle classi IV la scelta dei bambini e delle bambine è stata canonica: automaticamente i primi volevano quello verde, le seconde quello rosso (tendente al rosa). Nelle II è stato bellissimo vedere mescolare i colori: i maschietti che preferivano il rosso, le bimbe il verde, chi li ha voluti entrambi. Siamo noi che distruggiamo la naturalezza delle scelte dei più piccoli, che imponiamo loro delle idee piuttosto che altre.
    Che tristezza!

    PS: sei davvero molto arrabbiata, si sente.

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  3. Io veramente sto cercando riscontri a questa notizia, perché mi pare improbabile che in questi giorni ci sia qualcuno nelle scuole che tolga libri. Tu hai link a delibere on line? Comunicati stampa del comune? Testimonianze di prima mano di insegnanti veneziani?

    Da quello che so il Sindaco di Venezia ce l'ha su con la precedente giunta che aveva introdotto un particolare percorso di lettura per le scuola, il progetto "Leggere senza stereotipi". Sono quei libri che lui vorrebbe togliere e che ha identificato come ideologia gender, ma che di gender hanno ben poco. La mia idea è che sia una trovata pubblicitaria per il suo elettorato e che nei fatti si risolva in ben poco.

    Comunque concordo che anche solo la formulazione della volontà di censurare libri per bambini sia un segnale importante da non sottovalutare.

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    1. Veramente questa notizia ha fatto il giro dei mezzi di informazione. L'articolo di Internazionale riporta addirittura la circolare, poi eccoti quello di Wired http://www.wired.it/play/libri/2015/06/29/libri-bambini-bando-sindaco-venezia/ e quello su Repubblica.it (uscito anche in cartaceo domenica scorsa) http://www.repubblica.it/cronaca/2015/06/25/news/il_neosindaco_via_i_libri_gender_dalle_aule_di_venezia_ed_e_polemica-117663659/

      Sostanzialmente parte di questi libri erano stati comprati da Camilla Seibezzi facente parte della precedente giunta (ma erano centinaia di libri comprati presso la http://www.libroconglistivali.it/ eletta, tra l'altro miglior libreria per ragazzi d'Italia). Il tutto non nel malvagio ambito di far "politica" (come qualcuno ha detto) sulla pelle dei bambini, ma tentando di recepire delle direttive europee proprio come ha tentato di fare l'Unar con i famosi tre opuscoli che hanno scatenato il panico tra le anime belle (Unar - Ufficio Nazionale Antidiscriminazione).
      Ora, come ad un sindaco sia dato il potere di decidere il catalogo di una biblioteca mi è ignoto, ma i tentativi di mettere mano alle collezioni bibliotecarie sono ormai vari. L'Aib, l'associazione italiana biblioteche ha fatto anche un incontro sul tema al salone del libro per ragazzi.
      Qualche anno fa, mi ricordo, alcuni sindaci leghisti tentarono di eliminare dalle biblioteche dei loro paesi "L'idiota in politica" di Lynda DeMatteo http://archivio.panorama.it/italia/Sesto-Calende-e-il-suo-Idiota-in-politica

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. per saperne di più, e anche per capire una volta per tutte cos'è 'sta famosa nonché tanto tanto 'scandalosa' (ma và!?) teoria 'gender' con la quale un bel po' di gente si riempie la bocca senza capire di che si tratta: http://topipittori.blogspot.it/2015/07/il-caso-dei-libri-ritirati-dalle-scuole.html

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    4. sempre a proposito del famoso 'gender'... a me, da piccola, nel tentativo vano di trasformarmi in una brava piccola massaia, alla Befana insistevano a regalarmi bambole (che usavo per inventare storie orrorifiche e via via dissezionare con cura), cucinine (mai usate), piccoli ferri da stiro e altre amenità del genere. Inutile dire che invidiavo moltissimo (Freud, che c'hai da dì?) i cugini maschi che invece ricevevano fucilini, archi e frecce e simili con i quali giocare agli indiani e cowboy. E a me veniva proibito (so' della generazione anni 50: tempi preistorici), porca paletta! Il 'gender', a quanto mi par di capire, consiste unicamente nel permettere ai bambini di giocare a quel che gli pare: se a un maschietto piacciono le bambole, che si accomodi pure, o ballare, o truccarsi e mascherarsi, che si accomodi pure, mica casca il mondo! e se a una bimba vuole il piccolo chimico, o giocare coi lego, o combattere battaglie ferocissime, idem! e se nei libri si parla di famiglie d'ogni tipo (che del resto esistono tranquillamente), a chi fa danno? certo non ai bambini, che a quanto mi risulta sono infinitamente più aperti e illuminati di tanti, troppi, cosiddetti adulti, i quali fanno di tutto per trasmettere ai piccoli le loro personalissime turbe. uffa! me dovevo sfoga'!

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    5. Scusa Nathan.

      Il link di anrag di topipittori risponde a tutte le mie domande e, purtroppo, racconta che io ero troppo ottimista.

      Io cercavo info di prima mano, gli articoli parlavano di circolari e iniziative che sul sito del comune di Venezia non si vedevano e parevano molto improbabili. Poi il comunicato stampa del Sindaco dell'8 luglio mi/ci ha tolto ogni dubbio e ha fornito particolari sul modo di operare. I libri ritorneranno quasi tutti al loro posto, tranne due o tre che sono decisamente genderissimi e pericolosi per le giovani menti. Il danno, più che materiale, è decisamente politico.

      Io sono senza parole.

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    6. Io conoscevo la storia grazie ad un capitolo del libro di Samuele Cafasso "Figli dell'arcobaleno" dedicato alla Seibezzi e a questa vicenda. Se lo trovi te lo consiglio (c'è anche la storia de Lo Stampatello)

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  4. Sono d'accordo al cento per cento ma aggiungerei anche che sè anche fosse una scelta avere comportamenti omosessuali COMUNQUE sarebbe una scelta più che legittima visto che non nuoce a nessuno

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    1. Per carità, vero. Ma non è una differenza di lana caprina. Quando ti si attribuisce una scelta ti si attribuisce anche una responsabilità e la possibilità di cambiare. Cose che non hai, quando non hai proprio compiuto né possibilità di compiere nessuna scelta, perché non scegli, ma sei :)

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  5. Le avete viste le discussioni sui siti cattolici? Sono diventati completamente isterici, sono convinti che quei libri insegnino pedofilia e omosessualita' ai loro poveri bambini. Si sono bevuti in pieno la lettera di quella preside rincoglionita, e se provi a dire che sono palle impazziscono dalla rabbia. Sembra di parlare con i berlusconiani dei tempi d'oro! Mi domando se il sindaco si sia fatto prendere dalla psicosi collettiva, o se abbia semplicemente tentato di prendersi i voti di TdG, NC e fanatici vari...

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    1. forse (e scrivo 'forse' perché mica ne sono tanto sicura) se invece di strepitare come galline isteriche provassero a leggere 'sti famosi libri incriminati, qualcosa imparerebbero e, soprattutto, capirebbero che stanno a fa' 'na figura da imbecilli ormai di fronte a mezzo mondo, visto che sbeffeggianti articoli in proposito sono usciti pure su giornali francesi inglesi e perfino USA (e gli ameircani quanto a bigottismo mica scherzano!)

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    2. Non leggo le discussioni sui siti cattolici perché se no mi prende ansia. Considero tra l'altro i diffusori consapevoli di tali menzogne (perché non sono tutti indottrinati e sciroccati, parecchi per puro piacere dell'odio o della speranza di qualche riverbero fascista sull'italico suolo), dei soggetti altamente pericolosi.

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    3. Coi cattolici di tal fatta sono in contatto sia tramite Internet che di persona, per ragioni biografiche... E, fra loro, c'è pure chi ha letto integralmente i famosi standard dell'OMS per l'educazione sessuale, nonché i materiali per il "Gioco del Rispetto". E li ritengono ugualmente roba "scandalosa e improponibile". Mi sono sentita cattolica per quasi tutta la mia vita, ma... ormai, mi domando quali siano i parametri morali di questa gente in cui non mi riconosco più. Probabilmente, il loro unico parametro morale è l'accettazione ufficiale da parte delle loro autorità ecclesiastiche. ;) Anche perché, quando provo a ragionare con loro, oltre alle solite scuse ciclostilate sulla "paura per l'apertura all'utero in affitto" o alla "paura di ulteriori confusioni di identità/indebolimento della società", non è che sappiano dire molto...

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    4. Beh, leggendo i loro deliri fai esperienza sulle "logical fallacies", ci sono tutte dalla prima all'ultima. La piu' diffusa e' la "slippery slope", ossia: "Se cominciamo con queste cose si fa un passo alla volta fino ad arrivare a legalizzare la pedofilia!! DOBBIAMO PROTEGGERE I NOSTRI BAMBINIIIII!" Comunque quelli che sono capitati a te erano sopra la media. Il cattolico medio non ha letto altro che la famosa mail della preside, e se provi a dirgli che e' una balla finisci bannato immediatamente...

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  6. Comunque, credo che ti interessi questa petizione rivolta al sindaco di Venezia e lanciata da due scrittori: http://www.traparentesi.eu/ Si tratta della richiesta di bandire anche i propri libri dalle scuole veneziane, per solidarietà con gli autori dei "pericolosissimi libri gggggggiender". ;) Io l'ho sottoscritta, in quanto autrice di due sillogi poetiche. Mi trovi al numero 80 della lista. ;)

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    1. finalmente internet è riapparsa e l'ho firmata pur io

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