martedì 19 dicembre 2017

I consigli per il Natale 2017 parte III! Libri per chi ama il Natale, per bambin* costruttor*, per chi ama il Giappone, per chi vuole fare una bella figura e per chi ha a che vedere con non lettori!


Al limite limitissimo, esattamente come ogni anno, giungo con la terza e ultima infornata di consigli natalizi!


 So di aver lasciato fuori tantissime categorie, ma si fa quel che si può, intanto vi ricordo che, nel caso, anche i miei due libri "Quanti dolori, giovane libraia!" 001 edizioni e "Litania per un lettore lamentoso" ed. Verbavolant, sono un valido regalo per grandi e piccini (momento autopubblicitario).

 Bando alle ciance che devo finire i biscotti di Natale che oggi è il mio giorno di libertà!


 A voi!

"DODICI RACCONTI DI NATALE" di Jeanette Winterson ed. Mondadori:

 Mi ha fatto strano vedere un libro di Natale scritto da Jeanette Winterson.
 Non pensavo che una scrittrice così malinconica fosse interessata alla festa preferita di chi ha l'allegria a mille, ama le luci e i cenoni, il caos, le luminarie, le serate coi biscotti e via dicendo.
 Invece mi sbagliavo.

 Se c'è un libro da regalare a un vero appassionato del Natale, quest'anno, è proprio il suo: "Dodici racconti per il Natale".

 Trattasi di un mix di racconti molto vari: autobiografici, storici, favolistici e di fantasmi.
 Forse però la parte migliore è quella delle ricette. 

 Con animo ancora più insolitamente natalizio, la Winterson infatti, abbina a ogni storia un tipico piatto di Natale.

 Rivistissimo direte voi.
  Il bello però è che a ognuno di essi è abbinato un piccolo aneddoto natalizio che potrà stupire molto chi conosce la storia familiare della scrittrice: non riconosciuta dai genitori, viene adottata in fasce da una religiosissima coppia, i signori Winterson.

 Descritti nei suoi vari libri come persone molto rigide, avevano, come tutti gli esseri umani, anche dei lati teneri che escono fuori in queste ricette natalizie: i mince pie di Mrs Winterson, sorta di torte a base di carne e frutta candita, nate dall'ossessione della signora per le scorte dei tempi di guerra, che non smise mai di ammassare, oppure la zuppa allo sherry di Mr Winterson che si cimentava nella preparazione della zuppa inglese.

 Ci sono i ravioli cinesi della libreria Shakespeare and Company, o le ricette personalissime come il salmone affumicati della vigilia e i biscotti salati al formaggi dell'ultimo dell'anno.

 Posso assicurarvi che gronda spirito natalizio da ogni poro ed è scritto magnificamente, come ogni volta.

 Per chi è: Per chi ama smodatamente il Natale e lo aspetta tutto l'anno.


"CONEY ISLAND BABY" di Nine Antico 001 edizioni:

 In questi tempi di caso Weinstein è apparso abbastanza chiaro che molte persone non hanno ben chiaro il confine tra molestia e "legittima" avance.

 Non solo, ho scoperto che non siamo molto lontani dall'età vittoriana, quando attrici, ballerine e affini avevano minor credibilità agli occhi della gente in quanto donne di dubbia fama.

 Insomma, gente che lavora col proprio corpo, in un ambiente ambiguo, che moralità puoi aspettarti?

 Anche per questa confusione che regna un po' sovrana sul rapporto tra i sessi, specialmente in ambito artistico (un ambito, dove, se ho ben capito, agli occhi dei più è giustificabile che le cose vadano "in un certo modo, perché si sa quindi poi non potevi lamentarti di non saperlo"), penso sia molto interessante regalare e regalarvi questo natale la nuova graphic novel di Nine Antico: Coney Island Baby.

 In essa scorrono parallele le esistenze di due icone erotiche degli anni '50-'60: Betty Page e Linda Lovelace.

 Betty Page è praticamente la madre di tutte le pin up moderne, quella che ha donato loro un'intera, inarrivabile, irripetibile, iconografia. 
 Linda Lovelace è invece la protagonista del primo film porno della storia ad aver sdoganato il genere e ad avere un successo da cinematografia mainstream: "Gola profonda".

 La Antico (il cui libro precedente "Il gusto del paradiso" non mi è era piaciuto per niente) è molto brava nel raccontare due storie complesse lasciando al lettore il giudizio finale.

 Linda Lovelace fu abile manipolatrice o triste vittima degli eventi e di un marito violento? 
 E cosa ne è stato di Betty Page, meteora bruciante di un erotismo ancora incredibilmente moderno, convertitasi di colpo al cristianesimo e inghiottita da un volontario oblio?
 Dettagliato, interessante, moderno. Consigliatissimo.

 Per chi è: Per chi ama le belle graphic novel, per chi è appassionato di Pin Up e celebrità e per chi si chiede "Che caspita sta succedendo?" ogni volta che sente parlare dell'affaire Winstein.


"PUBBLICITA'!" a cura di D. Cimorelli e S. Roffi ed. Silvana:

 Ogni anno, puntualmente, arriva la classica persona che deve fare un "regalo costoso".
Non importa che libro sia e di cosa tratti, basta che costi molto. 

Ad alcuni basta che "sembri" costoso, ma non lo sia (anzi, è meglio così), per molti altri, invece, deve costare un sacco e rimangono molto delusi quando non trovano edizioni di pregio sui 300 euro (che solitamente si evitano di tenere perché nessuno guarda neanche di striscio).

 Per il Natale di quest'anno, il regalo "costoso" (ma che viene in realtà 28 euro) o comunque vistoso che vi propongo è il catalogo di una splendida mostra a Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma, sulla pubblicità italiana tra il 1890 e il 1957.

 Dal momento in cui apparvero i primi manifesti pubblicitari affissi sulle strade, fino al secondo dopoguerra, si può sfogliare una galleria artistica eccezionale.

 Prima che schiaffare una donna più o meno nuda anche per pubblicizzare un thermos o una cornice da muro, diventasse l'unica idea fissa e poco originale di eserciti di grafici e pubblicitari (e delle aziende che pretendono cose del genere), i manifesti erano roba sperimentale, appariscente, molto artistica, splendida, attraente e attrattiva.

 Una carrellata dal liberty ottocentesco all'essenziale della povertà anni '40.

 Per chi è: Per gli amanti dell'arte, della grafica e delle tecniche comunicative o, random, per qualcuno a cui dovete fare un regalo vistoso.


"ONNAZZAKA" di Fumiko Enchi ed. Safarà

 Fumiko Enchi è una di quelle storiche scrittrici giapponesi che in Italia purtroppo vedono traduzioni sporadiche o lontanissime nel tempo (addirittura la maggior parte delle sue risalgono ai lontani anni '50, il suo periodo d'oro nel panorama letterario nipponico).

 Safarà edizioni ha ripubblicato "Onnazzaka- Il sentiero dell'ombra", la storia di Tomo, moglie di Yakitomo, ricco funzionario giapponese con una passione per le donne e, diremmo ora, la sensibilità di un cinghiale morto.

 Accade infatti che Tomo riceva dal consorte l'infausto compito di cercargli una concubina.
 E' solo l'inizio di una vita fatta di continui tradimenti del marito e di autocontrollo imposto da una società fortemente rigida e maschilista.

 Il sentiero dell'ombra del titolo è quello nel quale, col passare del tempo, la povera Tomo si avvia, fino al momento della sua morte, quando i nodi verranno al pettine.

 So che pare una recensione preimpostata, ma c'è poco da fare, i libri giappi hanno la loro forza nella scrittura scorrevole e non in trame inutilmente complesse.

 Per chi è: Per gli appassionati del Giappone che sono stufi di ricevere, ogni Natale, il piccolo e costoso Einaudi di Murakami, magnificamente illustrato, ma davvero troppo corto.


"STAMPA CON LA MACCHINA DI GUTENBERG" di Stefano Trainito ed. Gribaudo:

 I bambini moderni hanno molte gatte da pelare.
 O almeno è quello che penso io ogni volta (frequentissimo) che si presenta un genitore affetto dalla psicosi dilagante "Libro da maschio" "Libro da femmina".

  Praticamente passi più tempo a spiegare perché un libro vada bene sia per maschi che per femmine (ma tanto alle fine sceglieranno in base al colore della copertina o al sesso dello sventurato protagonista) che a consigliarli per altri pregi.

 Le case editrici, non si capisce se per complicità e marketing o per rispondere a un bisogno diffuso (scusate, ma secondo me, continuo a dire, folle li assecondano creando "linee da femmine" e "linee da maschi".

 Per una come me che da bambina ha sempre patito i giochi "da femmine" che continuavano a rifilarmi (bambole, barbie, bambolotti piangenti e via discorrendo), penso che adesso sarebbe l'inferno: almeno i libri e i fumetti, all'epoca, erano ancora gender neutral.

 Gli unici libri che invidio ai bambini odierni, rintronati da aspettative di genere o da libri per bambini intelligentissimi figli unici di degni genitori tigre, sono quelli in cui, oltre a imparare, costruisci qualcosa.

 Quelli in cui costruisci i castelli, le macchine di Leonardo da Vinci, i razzi!!!

 Questi giorni è arrivata una piccola perla: "Stampa con la macchina di Gutenberg", un libro che spiega la nascita della stampa e permette di costruire un prototipo in cartoncino fustellato del torchio di Gutenberg.

 Assicuro, conoscendo la storia di Gutenberg (inventore poi scippato della sua invenzione da un perfido assistente in combutta col finanziatore) che i pupi non si annoieranno e anzi, penso, troveranno affascinante capire il sistema di stampa col modellino provvista dalle lettere in gomma che stampano davvero!

 Per chi è: Per bambini, bambine, ma anche appassionati di grafica (o da donare alla propria biblioteca per qualche laboratorio sui libri)!


LA COLLANA BLISTER ed. Agenzia Alcatraz:

 Tocca sempre il consiglio per il regalo libresco a chi i libri proprio non vuole vederli manco in cartolina.

  Parenti e amici a cui dovete fare un regalo per forza (solitamente i parenti), ma è difficile trovare qualcosa sotto i 10 euro che non sia un pensiero che finirà ri-regalato a terzi il 26 mattina.
 Ebbene, Agenzia Alcatraz, per questo natale ha fatto uscire una serie di libri che raccolgono piccole perle dei personaggi più nazionalpopolari che l'Italia possieda.

 Potete scegliere tra Totti (attenzione, non sono barzellette, ma proprio esternazioni der pupone, es "Sei unica!", dalla celebre maglietta dedicata a Ilary), Vasco, Paolo Villaggio e... Sandro Pertini.

 Immagino che l'ultimo sia un regalo per parenti un po' più impegnati, ma potrebbe anche essere un interessante dono per il parente o amico populista, così, almeno, quando deve attribuire qualche citazione a Pertini (che NON era populista) non prende collage inventati da qualcuno sul magico webbe, ma ha una fonte scritta.

 In ogni caso, ve lo assicuro: con Totti e Vasco vi siete messi a posto con gran parte della popolazione italiana.

 E magari il libro riuscite anche a non farglielo riregalare (o almeno a farglielo scartare che un anno ho avuto problemi a ottenere almeno quello).

Per chi è: Per chi ha una passione smodata per Vasco-Totti-Villaggio-Pertini e per i non lettori che volete condurre sulla retta via della lettura.


 E, per finire, spero di aver aiutato qualcuno!

2 commenti:

  1. Quello di Pertini lo vedo molto come un sasso lanciato in uno stagno fangoso... ma chissà. Magari preso per sbaglio e letto per sbaglio riesce a fare qualche piccolo miracolo :D

    RispondiElimina
  2. Sono stato alla mostra Pubblicità! e ho il catalogo, molto belli. Mostra e catalogo.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...