In piena nottata ecco giungervi il delirio settimanale de "I dolori della giovane (non ancora) libraia".
Questa volta la vittima de "Le favolose interrogazioni di Maurizia Paranza" (meglio conosciuta come la mia insegnante di filosofia del I° classico, chi si fosse perso tale personaggio può ritrovarne le gesta andando a ritroso di una settimana), sono io in persona.Fortunatamente ho sempre avuto una fervida immaginazione.
Ovviamente anche in questo caso le reali motivazioni della risposta rimangono ignote.
Molto probabilmente dico una castroneria... ma così, di getto, se ripenso a Platone e alla corrispondenza tra idea e natura, una possibile risposta potrebbe essere che la suinità è più perfetta perché le differenze particolari tra i maiali sono minori (sembrano tutti più o meno uguali) e sono perciò più vicini alla perfezione dell'idea di suino, mentre i cavalli possono essere molto diversi per colore, statura ecc., quindi le loro particolarità individuali li allontanano dalla perfezione del concetto ideale. Sì, sono quasi sicuro di aver detto una castroneria.
RispondiEliminaGoatwolf, considerato che l'interrogazione era su Platone e le categorie, credo proprio che tu ci abbia azzeccato!!!
EliminaOra, però, dimmi che tu questa cosa la sai dopo una laurea specialistica in Filosofia, non che sei uno studente sedicenne di filosofia! O.o
(Nel secondo caso, inizio a pensare che Maurizia Paranza bevesse per dimenticarci..)
Beh, non è che la so, la immagino; comunque sì, dopo una laurea in materia :D (però appena posso vado a rinfrescarmi l'ontologia platonica, che ora come ora mi bacchetterebbe pure Luciano De Crescenzo).
Eliminap.s. - chi studia filosofia è sempre un po' fuso, però la correlazione tra domande e fiaschetta la indagherei.
Ok. Allora non abbandonare questi schermi. Magari potrai darci anche le future risposte alle "Favolose interrogazioni di Maurizia Paranza"!
EliminaLa verità dieci anni dopo...
la suinità è più perfetta perché le differenze particolari tra i maiali sono minori (sembrano tutti più o meno uguali) e sono perciò più vicini alla perfezione dell'idea di suino
EliminaHo capito l'interpretazione (Geniale! Complimenti! Non ci sarei mai arrivata! °_°), ma non posso che contestarla: al mondo non esistono solo maiali rosa a pelo chiaro e rado (l'Idea di maiale cui pensiamo sempre tutti), ma più o meno ce ne sono di grandezze, pelami, colori e forme tanto diverse che, se non si arriva alle varietà degli equini, poco ci manca (o forse si supera proprio!) - e qui interviene la pragmatica cresciuta in campagna che è in me! Altro che filosofia... XD
Vabbè, dai, diciamo che Platone, qualche secolo prima di C., forse non era tenuto a saperlo. Magari fra Grecia e colonie i maiali dei tempi erano tutti uguali... O no? :P
http://www.agraria.org/suini.htm
Hehehe, ma è anche per questo che penso di aver detto una castroneria, anzi, tra i suini (o i suidi, come tipo di animale) sono ricompresi persino gli ippopotami, se non ricordo male... Oltretutto non ricordo di "gradi di perfezione" nell'ontologia di Platone, il punto dovrebbe essere che tutto ciò che esiste partecipa dell'idea cui si riferisce, ne è un fenomeno, che nella sua particolarità riflette l'universale. Non so dire cosa passasse per la testa della suddetta prof. Boh, recupererò qualche Dialogo in merito!
EliminaCa*o, anche il mio prof faceva domande così al liceo... infatti avevo 7 pure io. Però lo adoravo!
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