lunedì 17 luglio 2017

I consigli per l'estate 2017 parte III! Re crudi e sagre, vendette amorose, autobiografie siriane e cinesi, pirati omosex e chick-lit etero e corretti alla gaya

Ed ecco la terza ed ultima parte dei consigli per l'estate!
 Questa ultima parte è particolarmente varia e spero vi dia, come le precedenti, dei buoni spunti under the ombrellone.
 Detto ciò, buona lettura! Corro a disegnare!

"IL RE E' CRUDO" ed. All Around:

 Eccezion fatta per l'assurda ed esilarante guida del Portogallo della Rough Guide che comprai per caso l'anno scorso e mi regalò splendide perle (e me le regalerà anche quest'anno, non vedo l'ora di partire), in genere trovo le guide quella roba irritante a metà tra il tedio e la necessità
 Per la serie "ho bisogno di te, ma mi dai fastidio".

 Alcune collane, i vari "Andar per..." della Laterza  o "Viaggi nella storia" di Mattioli 1885, le trovo più sopportabili per hanno quell'aneddotica che rende tutto più interessanti.
 Tu magari ti trovi davanti a un ceppo e sai, grazie alla guidina peculiar, che su quel ceppo il prode Orlando sanguinò per qualche ora.

 Ecco la All Around edizioni ha una collana simile, "Il cacciatore di perle", che finora ha indagato i musei più strani d'Italia, "Pazzi musei", il turismo militare (non storcete la bocca, dalle mie parti per dire, c'è un famoso museo dell'aeronautica). "L'arte della guerra", e, infine, "Il re è crudo" sulle sagre e le feste più strane d'Italia.

 Se in pazzi musei potete scoprire l'esistenza del museo dell'Inquisizione, delle pompe di benzina e dei clown, grazie al Re è crudo, potrete addentrarvi nel magico mondo della follia di provincia.

 Ci sono cose spettacolari come il ballo degli Spadonari a Giaglione (TO) dove quattro uomini danzano con delle grosse spade o il gioco dell'Oca vivente a Mortara, dove la leggenda vuole sia nato per sollazzare i noiosi pomeriggi di Beatrice d'Este.
 Usanza gemella a Marostica dove avviene una partita a scacchi umana, sempre di origine rinascimentale.

 Grandi regine delle sagre nordiche, con mia sorpresa, sono le uova e la zucca, mentre al centro sono più numerose le rievocazioni storiche e al sud varie feste religiose, anche se non mancano cose come il Panettone Party di Ferragosto a Borbona, provincia di RIETI.

 E per chiudere, cibi antichi di cui si sta perdendo la memoria (tranne il chef che li riscoprono e te li vendono a peso d'oro), ma che tornano a brillare per una notte l'anno.
 Se siete fan di un turismo un po' alternativo, guide straconsigliate.

"L'ARABO DEL FUTURO II" di Riad Sattouf ed. Rizzoli Lizard e "UNA VITA CINESE. Il tempo del partito" di Li Kunwu e P. Otié Add Editore:

 Due freschissime e splendide graphic novel accomunate da varie cose:


1) Sono entrambe il secondo tempo di un'opera autobiografica più vasta.

2) In entrambi i casi si racconta un rapporto padre-figlio sulla scena di eventi più vasti: il primo nella Siria degli anni '70-'80, il secondo nella Cina maoista.

3) Oltre a essere davvero belle, hanno come bonus la possibilità di affacciarsi nella storia di alcune, purtroppo (e aggiungerei assurdamente) misconosciute, parti del mondo.

 Brevi recap.

"L'arabo del futuro" racconta la storia del fumettista Riad Sattouf, figlio di una francese e di un siriano politicamente attivo nel tutultuoso nord Africa degli anni '70.

 Nonostante Satouf abbia vissuto fino all'adolescenza in Siria, nel narrare ha un curioso effetto straniante da "pesce fuor d'acqua", come se fosse una sorta di straniero in patria che lo porta a notare gli aspetti belli, ma anche quelli terribili e retrogradi (come il delitto d'onore di una sua parente vedova e incinta) di un luogo in che sembra trovarsi, a più riprese, per puro caso.

 "Una vita cinese" è invece, per molti aspetti, un'autobiografia molto più dura.

 Se Sattouf vive di riflesso dal padre il regime degli Assad e le speranze tradite della generazione prima di lui, Li Kunwu la storia l'ha presa in pieno e con molta più violenza.
 Nel primo capitolo aveva descritto un'infanzia nella Cina maoista, illusa dal regime maoista e inutili sforzi di grandezza, nel secondo racconta una giovinezza segnata dalla rivoluzione culturale.

 Diviso dalla famiglia, spedito a lavorare in campagna, impossibilitato a iscriversi al partito a causa delle origini "borghesi" della famiglia, vive una vita dura, solitaria, piena di delusioni amorose e di un disincanto che lo porta a tradire anche gli amici più cari.

 Straconsigliate entrambe a tutti, anche a coloro che solitamente non leggono fumetti.
 Se vogliamo capire il mondo DOBBIAMO conoscerne la storia.

"DENTE PER DENTE" di Davide Muzzopappa ed. Fazi:

 Esiste un certo tipo di romanzi in cui la trama è quasi sostanzialmente inesistente, ma sono scritti in modo gustoso. 

Certo, ci sono anche quelli scritti in modo gustoso e con una trama (esempio, leggetelo se non lo avete ancora fatto, "Il meglio che possa capitare a una brioche" di Pablo Tusset), ma diciamo che è un'alchimia più complessa.

 "Dente per dente" del giovane Muzzopappa, che nella post-fazione ringrazia saggiamente i librai di aver imparato cristianamente a digitare il suo cognome, racconta la storia del giovane Leonardo, appassionato e blogger di auto che ha perso tre dita in un incidente di Go Kart durante l'adolescenza diventando il freak di turno a scuola.

  La sua autostima, in caduta libera, lo ha condotto ad avere un solo amico, Ivan, una sorta di residuato bellico che crede ancora alla soviet-anarchia-marxista-leninista (è di quell'imprecisata area di estremissima sinistra) e a lavorare come guardiano al Mu.Co., immaginario museo di arte contemporanea di Varese.

 Unico fatto straordinario della sua vita: la presenza di una fidanzata straordinariamente gnocca, ma dedita alla castità prematrimoniale, Andrea.
 Un'esemplare che avrei creduto inesistente se non avessi vissuto a Bergamo due anni e avessi visto coi miei occhi gente che credeva davvero alla verginità fino al matrimonio.

 Il fattaccio succede dopo l'ennesimo pranzo a casa della ricca famiglia fascia di lei: lui va a comprarle l'anello di fidanzamento e tak la scopre a letto col vicino mezzo svedese. 
 A quel punto inizia la follia generale per riprendersi dallo smacco: incendi, McDonald, pappagalli implosi, Kamasutra ed assortimento vario.
 Divertente, molto da ombrellone, si legge in un pomeriggio.


"PIRATI E SODOMIA" di B. R. Burg ed. Eleuthera:

 Libro per appassionati di saggistica weird, non fa misteri del tema sin dal titolo: pirati e sodomia.

 Inutile scandalizzarsi, non credo che qualcuno abbia mai pensato che decine di uomini isolati dal mondo per mesi, rimanessero in virginale attesa di attraccare da qualche parte per dar sfogo alle proprie sensuali passioni.

 Ciò che è però interessante di questo saggio, che in realtà di pruriginoso ha ben poco, è l'accurata ricostruzione storica delle comunità di pirati, di cui spesso si sa davvero poco nonostante abbiano coinvolto per qualche secolo migliaia di uomini e, sporadicamente, anche donne.

 Sin dall'inizio l'autore mette in chiaro una cosa che anche a me non era per nulla chiara: i pirati erano riusciti a costruire nei brevi secoli della loro storia una vera e propria società alternativa, con regole e anche una morale completamente diversa.

 Ai loro occhi, appunto, né la sodomia, ma neanche l'omosessualità erano visti come un comportamento riprovevole o deviante della normalità, erano parte della normalità stessa.
 Quindi non una necessità contingente, quanto una parte identitaria, proprio come lo era nell'antica Grecia.
 Particolare. Consigliatissimo agli amanti dei saggi.


 "NEI PANNI DI VALERIA" di Elisabet Benavent e "DILLO TU A MAMMA'" di Pierpaolo Mandetta ed. Rizzoli:

Inserisco questi ultimi due consigli per gli eventuali amanti dei chick lit che dovessero leggere questo blog, del resto è estate e uno ha anche il diritto di leggere stupidaggini tra un'ora di sonno e una partita a racchettoni.

 "Nei panni di Valeria" è una serie che ha fatto sfracelli in Spagna. L'autrice ha la classica storia dei sogni di ogni aspirante scrittore di romance: l'autrice, Elisabet Benavent, faceva un altro lavoro, poi ha deciso di scrivere le avventure di un gruppo di giovani e spigliate donne alle prese con ammmmore, sesso, famiglia e carriera, se lo è autopubblicato e pam ha fatto il botto.

 La storia credo possa appagare la voglia di qualsiasi amante dei chick-lit in circolazione: Valeria ha 27 anni e fa la scrittrice di romanzi rosa, ha un matrimonio in crisi (a quanto pare in Spagna si sposano molto giovani) e tre amiche con problemi amorosi variegati, Lola, Nerea e Carmen.
 Amore amore amore, uomini uomini uomini, lavoro carriera lavoro, amicizia amicizia amicizia, estate.

 "Dillo tu a mammà" ha curiosamente una storia editoriale quasi simile.
  L'autore, Pierpaolo Mandetta, si è autopubblicato con successo due raccolte di racconti e un romanzo, "Cuore satellite". Forte anche di un nutrito seguito su fb, ha attirato l'interesse della Rizzoli et voilà il suo romanzo per una major.

 La storia è un chick-lit corretto alla gaya.

 Samuele è gay, ha un compagno e vive al nord. I suoi genitori, nel paesello del sud da cui proviene, non sanno niente di tutto questo (a parte il fatto che vive al nord) perciò quando torna in visita con una sua amica, equivocano e la credono sua prossima sposa.
 Estate, sud, coming out, amori gay ed etero e anche un parto estemporaneo. Per chi ama Luca Bianchini et simili.

 E con questo spero di aver riempito le vostre saccocce libresche estive! Pensatemi mentre vi rotolate in spiaggia!

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