Dall'elenco manca "Il blu è un colore caldo" di Julie Maroh, la graphic dalla quale è tratto il film "La vita di Adele". Può valere come consiglio, ma è molto tristerrimo. Ho comunque scritto un articolo vari anni fa in merito. |
Poiché, una decina di giorni fa, nel precedente post sui libri lgbt per ragazzi avevo lasciato fuori alcuni titoli a cui tenevo, eccovi una seconda infornata.
Ovviamente sono titoli che si possono leggere a tutte le età (io li ho letti quasi tutti da adulta per motivi di tempistica) e sono comunque piacevoli.
Questa volta ci sono guide, classici, il tema dell'intersessualità e persino un romanzo sugli spesso ignorati bisessuali.
Buona lettura!
GUIDE.
"Questo libro è gay" di Juno Dawson ed Sonda "Più che amiche" di Jennifer Quiles Castelvecchi ed.:
Quando capisci di essere gay o quando devi far capire ai tuoi volenterosi genitori cosa fa, come si muove, dove trova il suo habitat e via discorrendo un gay, il primo istinto può essere quello di rivolgersi ai libri.
Non hanno, del resto, tutte le risposte?
Non hanno, del resto, tutte le risposte?
Esistono guide che spieghino il mondo omosessuale for dummies? Ebbene sì, esistono guide per tutto, non mancano neanche queste.
Le edizioni Sonda lo scorso anno hanno dato alle stampe un libro che sin dalla copertina non lascia spazio all'immaginazione "Questo libro è gay" racconta il mondo lgbt a chi non ne sa proprio niente o vi si approccia per la prima volta.
Ha un linguaggio molto semplice e affronta a tutto tondo il tema lgbtq dalla cultura alla sessualità, dal bullismo alla salute.
Ha un linguaggio molto semplice e affronta a tutto tondo il tema lgbtq dalla cultura alla sessualità, dal bullismo alla salute.
Specifico sul mondo lesbico c'è "Più che amiche" (anche se vorrei che le case editrici prendessero nota e abolissero per sempre le parole "amica" e "diverso" dai titoli a tematica lgbt) di Jennifer Quiles.
Lo segnalo benché molto molto datato perché affronta temi che magari alcune ragazze sentono di voler conoscere in modo più specifico.
Lo segnalo benché molto molto datato perché affronta temi che magari alcune ragazze sentono di voler conoscere in modo più specifico.
Esistono persino guide su come fare coming out.
Posto che questo evento varia incredibilmente da persona a persona che lo fa e da persona a persona a cui si fa, è comprensibilissimo aver bisogno del supporto emotivo di un libro che ci dica cosa fare e a cosa potremmo andare incontro (cose belle, ma anche cose brutte, non sapete quanti "migliori amici di una vita" non sono affatto migliori amici di una vita alla prova del coming out).
Posto che questo evento varia incredibilmente da persona a persona che lo fa e da persona a persona a cui si fa, è comprensibilissimo aver bisogno del supporto emotivo di un libro che ci dica cosa fare e a cosa potremmo andare incontro (cose belle, ma anche cose brutte, non sapete quanti "migliori amici di una vita" non sono affatto migliori amici di una vita alla prova del coming out).
Esistono alcune guide (avevo fatto un articolo per Lezpop qualche anno fa), quella che mi sento di consigliare è "Come non detto" di Roberto Proia da cui venne tratto qualche anno fa anche un grazioso film omonimo.
Il libro raccoglieva coming out famosi, compreso quello dell'autore, ed è persino provvisto di esercizi per prepararsi al lieto evento. Per sdrammatizzare.
I RAGAZZI CHE FURONO. Consigli anni '80-'90:
"Generation of love" di Matteo B. Bianchi ed. Fandango e "Tutta colpa di Miguel Bosè"di Sciltian Gastaldi Fazi editore:
Per ravvispare un po' i consigli seriosi, i giovani d'oggi possono rivolgersi ai giovani di ieri.
Esiste infatti un filone, purtroppo praticamente esclusivamente di produzione gay maschile (ignoto se le lesbiche non ne scrivano di simili o non glieli pubblichino), ambientato tra gli anni '80-'90 che fa molto simpatia nostalgica.
Esiste infatti un filone, purtroppo praticamente esclusivamente di produzione gay maschile (ignoto se le lesbiche non ne scrivano di simili o non glieli pubblichino), ambientato tra gli anni '80-'90 che fa molto simpatia nostalgica.
Il più famoso e, a mio parere, il migliore anche a distanza di anni rimane "Generation of love" di Matteo B. Bianchi, di cui l'anno scorso è uscita anche la versione estesa.
Altri esempi sono "Tutta colpa di Miguel Bosè" di Sciltian Gastaldi e i recenti "Ma è stupendo!" di Diego Passoni e "Ora che sono nato" di Maurizio Morino.
Altri esempi sono "Tutta colpa di Miguel Bosè" di Sciltian Gastaldi e i recenti "Ma è stupendo!" di Diego Passoni e "Ora che sono nato" di Maurizio Morino.
Le storie sono tutte accomunate da molta ironia, tanto ritmo, millemila ricordi comprensibili solo a chi è ha vissuto gli anni '80-'90 in pieno (godibili anche per chi è arrivato dopo, ma, immagino con google accanto per decriptare intere frasi).
Fanno passare serate molto piacevoli e aprono uno schermo su un mondo che non era forse ancora tutelato legalmente quanto l'attuale, ma era finalmente ben lungi dalla tragedia di "Ragazzi che amano ragazzi".
Fanno passare serate molto piacevoli e aprono uno schermo su un mondo che non era forse ancora tutelato legalmente quanto l'attuale, ma era finalmente ben lungi dalla tragedia di "Ragazzi che amano ragazzi".
Nel primo caso si tratta della storia di un tormentato primo amore scritta in modo particolarmente esilarante, nel secondo si racconta un po' più dello scoprirsi gay in una famiglia molto assurda tra fratelli fasci e sorelle ipercattoliche, anche qui ce n'è da ridere (my favourite rimane Bianchi però).
INTERSESSUALITA' e AGENDER QUESTI SCONOSCIUTI.
"Golden boy" di Abigail Tatterlin ed. Mondadori e "Middlesex" di Jeffrey Eugenides (:
"Golden boy" di Abigail Tatterlin ed. Mondadori e "Middlesex" di Jeffrey Eugenides (:
Se non ci fossero libri e arti audiovisive varie non si sentirebbe praticamente mai parlare degli/delle intersex.
Quando si parla di binarismo sessuale infatti c'è una falla nel sistema: qualcuno nasce effettivamente a cavallo di quel binarismo e se la passa con estreme difficoltà sin dalla nascita.
Quando si parla di binarismo sessuale infatti c'è una falla nel sistema: qualcuno nasce effettivamente a cavallo di quel binarismo e se la passa con estreme difficoltà sin dalla nascita.
E' un argomento di cui si è volutamente parlato poco per decenni proprio perché era così che si faceva per prassi medica. Poteva infatti capitare (e in verità capita ancora oggi, due anni fa un intervento su un bambino a Palermo fece finalmente scalpore) che una persona intersex venisse operata da bambina per l'asportazione degli organi collegati a uno dei due sessi: testicoli, uteri, clitoridi ecc.
Vere e proprie mutilazioni sul quale il diretto interessato non aveva né diritto di parola e neanche di sapere. Bisognava mantenere il segreto (leggere la terribile e illuminante intervista di Francesca).
Forse il romanzo più famoso sull'argomento è "Middlesex" di Eugenides che racconta le vicissitudini di una bambina che, adolescente, scopre di essere un bambino. Sembra una questione medica e invece è una gigantesca questione culturale? Come può la stessa persona essere due persone diverse a seconda del sesso che le viene attribuito in tempi diversi?
Se "Middlesex" è effettivamente un po' strong per gli adolescenti (anche se, a mio parere, legibilissimo) ci sono due libri che possono sopperire.
Il primo, "Extraterrestre alla pari" di Bianca Pitzorno non parla effettivamente di un intersex, ma di quelli che si definiscono "agender" (persone che non si riconosco nel binarismo di genere.
Il protagonista è un alieno, Mo, che arriva sulla terra per uno scambio culturale e che non si sa effettivamente di che sesso sia (sul suo pianeta si scopre molti anni dopo la nascita). La famiglia terrestre non sa però come rapportarsi con lui/lei senza potergli attribuire un sesso preciso, così prima decidono di trattarlo da maschio o femmina a giorni alterni, poi decidono che probabilmente è un maschio salvo scoprire da complesse analisi che è una femmina.
L'alieno non ci capisce niente: perché il genere è più importante delle persone?
Il protagonista è un alieno, Mo, che arriva sulla terra per uno scambio culturale e che non si sa effettivamente di che sesso sia (sul suo pianeta si scopre molti anni dopo la nascita). La famiglia terrestre non sa però come rapportarsi con lui/lei senza potergli attribuire un sesso preciso, così prima decidono di trattarlo da maschio o femmina a giorni alterni, poi decidono che probabilmente è un maschio salvo scoprire da complesse analisi che è una femmina.
L'alieno non ci capisce niente: perché il genere è più importante delle persone?
Il secondo è per ragazzi un poì più grandi, "Golden boy" racconta la storia di Max Walker, ragazzo bellissimo, bravissimo e intelligentissimo, amato a scuola e provvisto di fantastica fidanzata MA con un segreto: è intersex. Segreto ben custodito se non fosse che rischia di venire a galla. Cosa succederà allora al golden boy?
GRANDI CLASSICI:
"Olivia" di Olivia Stratchey e "Maurice" di Edward Morgan Forster:
Potrebbe darsi il caso che alcuni giovinetti abbiano voglia di leggere qualche classico a tematica lgbt che non risalga ai tempi di Archiloco: esistono? E sono tutti una tragedia?
No, miei cari. Avete pane per i vostri denti anche qui, e ho due consigli: uno a tematica lesbica e uno a tematica gay.
Prima i signori.
Se avete voglia di leggere una storia di giovani ragazzi che amano ragazzi vintage potete rivolgerci a Edward Morgan Forster, lo stesso autore di "Camera con vista" scrisse un'opera che non ebbe mai il coraggio di pubblicare in vita: "Maurice".
La storia, che incredibilmente non finisce in tragedia, racconta la storia del giovane Maurice e della sua ricerca del vero amore. All'università intreccia una relazione nascostissima con un suo collega che però, al suo contrario, decide di sposarsi subito dopo gli studi e di dimenticare tutto. Maurice, nonostante i ripetuti tentativi di "cura" non riesce a rassegnarsi e intreccia una relazione con un giovane guardacaccia.
Tenero, appassionato e per niente drammatico. E' bello anche il film che ne trassero con un giovane Hugh Grant (lo vidi in cassetta alle superiori, ora non so quanto sia rintracciabile).
"Olivia" è invece una storia d'ispirazione autobiografica scritta da Dorothy Stratchey, autrice bisessuale vicina al celebre gruppo Bloomsbury che venne data alle stampe, anonima, nel 1949.
La storia è ambientata in un collegio francese e racconta una storia di amori e lesbodrammi tra due insegnanti della scuola, una coppia di lunga data che però subisce il fascino di altre due insegnanti dando vita a un caos non indifferente.
L'Olivia del titolo è una signorina di buona famiglia inglese che si innamora perdutamente di una di loro, proprio come accadde all'autrice che nella prefazione scrisse:
"Non s’era mai sentito di una cosa simile per non per scherzo. Già, la gente soleva alludere scherzosamente alle “cotte delle studentesse”. Ma io sapevo fin troppo bene che la mia cotta uno scherzo non era”.
Due ultimi consigli in extremis:
"L'arte di essere normale" di Lisa Williamson che tratta il tema della transessualità e "Sempre e solo Leah" di Becky Albertalli, ambientato sempre nell'universo di "Tuo, Simon" parla di un'amica del protagonista del precedente romanzo che scopre di essere attratta anche dalle ragazze.
Del resto non avevo ancora citato nessun titolo per i bisessuali, la lettera forse più ignorata della sigla.
Et voilà!
Ce n'è da leggere direi!
No, miei cari. Avete pane per i vostri denti anche qui, e ho due consigli: uno a tematica lesbica e uno a tematica gay.
Prima i signori.
Se avete voglia di leggere una storia di giovani ragazzi che amano ragazzi vintage potete rivolgerci a Edward Morgan Forster, lo stesso autore di "Camera con vista" scrisse un'opera che non ebbe mai il coraggio di pubblicare in vita: "Maurice".
La storia, che incredibilmente non finisce in tragedia, racconta la storia del giovane Maurice e della sua ricerca del vero amore. All'università intreccia una relazione nascostissima con un suo collega che però, al suo contrario, decide di sposarsi subito dopo gli studi e di dimenticare tutto. Maurice, nonostante i ripetuti tentativi di "cura" non riesce a rassegnarsi e intreccia una relazione con un giovane guardacaccia.
Tenero, appassionato e per niente drammatico. E' bello anche il film che ne trassero con un giovane Hugh Grant (lo vidi in cassetta alle superiori, ora non so quanto sia rintracciabile).
"Olivia" è invece una storia d'ispirazione autobiografica scritta da Dorothy Stratchey, autrice bisessuale vicina al celebre gruppo Bloomsbury che venne data alle stampe, anonima, nel 1949.
La storia è ambientata in un collegio francese e racconta una storia di amori e lesbodrammi tra due insegnanti della scuola, una coppia di lunga data che però subisce il fascino di altre due insegnanti dando vita a un caos non indifferente.
L'Olivia del titolo è una signorina di buona famiglia inglese che si innamora perdutamente di una di loro, proprio come accadde all'autrice che nella prefazione scrisse:
"Non s’era mai sentito di una cosa simile per non per scherzo. Già, la gente soleva alludere scherzosamente alle “cotte delle studentesse”. Ma io sapevo fin troppo bene che la mia cotta uno scherzo non era”.
Due ultimi consigli in extremis:
"L'arte di essere normale" di Lisa Williamson che tratta il tema della transessualità e "Sempre e solo Leah" di Becky Albertalli, ambientato sempre nell'universo di "Tuo, Simon" parla di un'amica del protagonista del precedente romanzo che scopre di essere attratta anche dalle ragazze.
Del resto non avevo ancora citato nessun titolo per i bisessuali, la lettera forse più ignorata della sigla.
Et voilà!
Ce n'è da leggere direi!
Ottimi consigli, complimenti :-) . Per quanto riguarda il film di "Maurice", recentemente sono usciti il DVD e il Bluray in edizione speciale, da Feltrinelli si trovano abbastanza facilmente.
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