E' sabato e peraltro sto per riandare in ferie una settimana, cosa che porterà due cose a codesto blog:
1) Tanto nuovo materiale perché finalmente torno a casa mia e potrò riavere i miei libri, universitari e non universitari, tutti sotto mano (quindi anche il saggio sui pop-up che citavo nel post ad essi dedicato).
2) Non so se codesti giorni, presa dalla girandola di amore, passione e dovere del rientro, riuscirò ad aggiornare il blog giornalmente. Ho fatto del mio meglio per portarmi avanti col lavoro, ma insomma non è che ci sia riuscita poi tanto. Di sicuro ci saranno i post di Halloween, spero una nuova intervista e un'altra creatura del bestiario dei clienti!
Oggi vi lascio con una delle vignette dei dolori della giovane (non ancora) libraia. Per chi si fosse persa la mia follia del sabato, può andarsi comodamente a rileggere il post I dolori della giovane (non ancora libraia). Esperimento di strafalcioni vintage (o comodamente ignorarlo).
Se sto parlando da sola convinta che qualcuno mi legga prendete ciò come il delirio di una folle ovviamente.
Ora vi lascio con uno dei rari strafalcioni scientifici della mia classe.
Gabriella dei Fiumi era la mia compagna di classe "anima della festa", colei che ci perculava allegramente tutte quante, ma se noi osavamo scherzare con lei ci azzannava al collo come una furia. Le materie scientifiche nella mia classe erano un tasto a dir poco dolente. Era un liceo classico, dove la matematica e fisica, valevano come ben si sa, come il due di picche, ciononostante noi non riuscivamo neanche a raggiungere il mezzo picche e annaspavamo nella tragedia. La motivazione più accreditata è un professore di matematica che per quattro anni d'insegnamento ci ha praticamente lasciato in balia di noi stesse non facendoci arrivare neanche a metà del programma del primo anno. All'epoca ero felice e felicemente beota come tutti gli adolescenti sanno essere, ora lo inseguirei con un randello.
I risultati, quando l'ultimo anno giunse una vera insegnante, furono compiti in classe con risposte come quella di cui sopra.
un'intera classe di persone che vengono puntualmente fregate quando al supermercato la cassiera sbaglia a dare il resto :p
RispondiEliminaVabbeh quello fa parte del programma delle elementari... -.-
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