Come scritto su fb ieri e come vi sarete agilmente accort* guardando il fondo della pagina, ho superato le 10.000 visualizzazioni. Immagino che per un blog degno di questo nome sia tipo un traguardo da scuola elementare, ma considerando che mi stupisco giornalmente della costanza con cui lo sto portando avanti, per me è un evento da festeggiare!!
E perciò oggi c'è la prima primissima issima issima intervistissima del blog!
Introduzione necessaria perché ho il sospetto che non tutti abbiano avuto la mia stessa formazione pedagogica.
Nella mia adolescenziale vita da nerd, tra le altre cose, mi piacevano anche i giochi di ruolo, principalmente Dungeons & Dragons, poi Vampiri (non dal vivo però, dal vivo ho giocato un'unica volta e ancora rido). Dopo aver religiosamente letto "Il signore degli anelli" e tutto il corollario, (tra cui il "Silmarillion" per ben tre volte e non ne ricordo comunque nulla), sono caduta nella trappola di R. A. Salvatore.
Leggendo wikipedia stamattina, ho scoperto con orrore che costui ha più o meno avuto il mio background: Tolkien/Forgotten Realms, ma al mio contrario ha trovato un modo per farci i soldi.
Si è messo infatti a scrivere quei romanzi diciamo su commissione, di cui prima o poi parleremo, con l'ambientazione precotta prepronta e preparata dai manuali di ambientazione di D&D, dando vita a storie scritte in modo discutibile. Il più fortunato di tutti i suoi precotti personaggi era tale Drizzt Do'Urden, un elfo oscuro piccolo come tutti gli elfi oscuri, vittima di un'orrendo matriarcato sanguinario sotterraneo, dove enormi casate comandate da donnoni elfi si sterminavano una tantum tra loro, mandando a morire principalmente gli inutili uomini della casata. Ovviamente, visto che scemo non era, e al contrario dei suoi simili, neanche così cattivo, Drizzt scappava in superficie e qui iniziava a vivere le sue mille avventure (sempre sanguinarie comunque, che non c'è pace in un regime feudale).
Se non conoscete D&D (che ne so, fosse mai) questa è la pagina di Wikipedia: Dungeons & Dragons.
E ora veniamo al nostro illustre intervistato i oggi: Luigi Cecchi aka Bigio.
Costui, da circa due anni è l'autore di Drizzit, l'eroico elfo oscuro troppo buono anche per il mondo di superficie, che vive mille esilaranti avventure assieme a Katy, ladra discretamente opportunista, Wally adorabile mezzodemone grammarnazi, Dotto il nano filosofo e Baba, pettoruta e potentissima maga di livello epico. Le sue fantastiche strisce sono tutte da leggere e per chi non le conoscesse si trovano online qui e sul blog dell'illustre autore pauldeggan.blogspot.it.
E dopo la lunghissima inquietante introduzione ecco a voi l'intervista (gentilmente spedita nell'arco di pochissimo grazie grazie grazie)!
Com'è nata l'idea di Drizzit?
Nell'introduzione a "Drizzit
- Le Origini" ho già svelato che l'idea di prendere in
giro Drizzt Do'Urden deriva dal fatto che un sacco di lettori dei
libri di R.A. Salvatore non sanno nemmeno come si scrive il nome del
protagonista, e molto spesso lo sbagliano scrivendo "Drizzit".
Ma allargando la domanda a come è nata l'idea di fare un
fumetto del genere, la risposta è che mi annoiavo un po' e
avevo appena comprato una tavoletta grafica nuova. Le strisce a
fumetti sono un mezzo immediato di fare fumetto, veloce, richiedono
limitate capacità grafiche e la mia passione per il fantasy mi
ha spinto a fondere il tutto per creare Drizzit.
Qual è il tuo personaggio preferito e perché?
Il mio
personaggio preferito è Wally, seguito subito da Katy. Sono
personaggi che hanno una caratterizzazione di base molto
stereotipata, e che quindi nelle prime strisce mi piaceva inserire...
con loro era facile far ridere. Poi lentamente si sono evoluti, una
cosa strana per dei personaggi a fumetti di una striscia umoristica,
e adesso hanno personalità piuttosto complesse. Nonostante ciò
è comunque facile ricorrere ai loro stereotipi originali
quando si ha bisogno di chiudere una striscia con una loro battuta.
Mi piacciono perché mi rendono facile il lavoro!
A cosa ti ispiri quando crei le strisce?
Dal punto vista tecnico, prendo spunto da Bill Watterson per il modo di lavorare, cercando di apprendere e crescere in competenza e stile. L'ispirazione vera e propria non so da dove provenga...probabilmente da tutto quello che in campo fumettistico, cinematografico e ruolistico ho digerito in tutti questi anni. E dalla Nutella.
Cosa leggevi da bambino?
Da bambino divoravo i LibriGame, ma ero anche un appassionato di fantascienza. Con i miei amici alle elementari ci passavamo Asimov, Lev, Bradbury, Herbert...ripensandoci, erano libri di cui capivamo meno della metà di quello che leggevamo, eppure ci affascinavano molto. Poi ovviamente c'erano i fumetti... Topolino soprattutto. Più tardi sono arrivati i Bonelli e i manga, e solo recentemente il fumetto americano. Tornando ai libri, ancora oggi leggo un sacco di racconti brevi fantastici e di fantascienza (Benni, Ballard, Dick..), con brevi parentesi di altro. Ma ho rallentato molto con la lettura. Ormai non finisco più di 3 o 4 libri l'anno. Sigh.
Quando hai capito/deciso che saresti diventato un fumettista?
Ci tengo sempre a precisare che nel mio caso trovo il termine "fumettista" poco appropriato. Di solito mi riferisco a me stesso come "un autore". Ho sempre scritto e scarabocchiato sin da quando ho memoria, non c'è un momento preciso in cui ho deciso di farne una professione. Ho messo online le prime strisce di Drizzit solo per condividerle con gli amici, il risultato finale è stato del tutto sorprendente.
Una graphic novel, un fumetto, un autore che vuoi assolutamente consigliare, e perché.
Mah...difficile dare una risposta. Mi limiterò alle graphic novel: tutto ciò che ha scritto Alan Moore è oro. Ultimamente consiglio "Saga" di Brian Vaughan, probabilmente la graphic novel più bella che ho letto negli ultimi anni. Tampinate anche Neil Gaiman, che sforna solo roba buona (e ha ricominciato "Sandman"). E date una ridimensionata ai manga: ce ne sono davvero pochi per cui vale la pena spendere soldi.
Il tuo romanzo preferito e perché?
Argh, ma lavori in una libreria, come fai a fare una domanda del genere??? Non sai che è impossibile dare una risposta??? Direi "Marcovaldo" di Italo Calvino, ma sto soffrendo dentro perché almeno altri dieci titoli meriterebbero di essere nominati.
Hai una libreria favorita?
Quella piccola e gestita da un simpatica/o libraia/o che adora leggere, tutti ne abbiamo una vicino casa, da qualche parte.
E-reader o carta stampata?
Entrambi! Per i romanzi preferisco ovviamente la carta stampata, ma ho imparato ad apprezzare le edicole virtuali per quanto riguarda riviste e giornali e non mi dispiace, ad esempio, avere versioni digitali dei manuali di giochi di ruolo.
Cosa stai leggendo in questo momento?
Scavando sotto la pila di fumetti e graphic novel ancora da leggere, il primo libro che trovo è "L'albero del riccio" di Antonio Gramsci, una raccolta di favole. Spesso comincio libri, li lascio a metà e ne comincio altri. Parentesi aperte. Poi, quando ho tempo le chiudo, con calma, tornando sui libri lasciati a metà a ritroso.
Potresti consigliare a Wally, da parte mia, il degno sostituto di "Sesso col vampiro": "Bianco, celibe e vampiro"?
Sono sicuro che da buontempona quale sei mi stai tirando uno scherzo. Non può esistere un libro con un titolo del genere. Vero?
Ebbene sì, invece esiste. Ed esiste anche Drizzit in cartaceo: "Drizzit. Vol I - Il Tesoro del drago" e "Drizzit. Vol II - Legami di sangue" ed. Shockdom. Sulla pagina di fb, la striscia giornaliera è assicurata e sappiate che anche se di saltellanti elfi oscuri solitamente non ve ne frega niente, diventerà una droga.
ps. L'autore è anche autore di "The Author", settimanalmente online su Fumetti crudi: i travagliati disagi di un autore talmente in crisi d'ispirazione da aver bisogno delle muse ad aiutarlo. Muse che appaiono realmente, peccato possa vederle solo lui...
Complimenti per il record e per l'intervista!
RispondiEliminaRingrazio due volte il mio più fervente commentatore! :) :)
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