martedì 8 ottobre 2013

Ibridi mostruosi in libreria: quando Paolo e Francesca incontrano le 50 sfumature, Dracula Sex and the city e Jane Austen The walking dead.

Ieri si parlava di ibridi rettiliani oggi di ibridi librari.
Va di moda in alcuni settori, fondere in modo devastante i generi, con risultati che, secondo me, si pongono a metà di "Totò contro Maciste" e il giorno in cui Ratzinger si mostrò interessato agli extraterrestri (accadde qualche anno fa, e no, non si domandava se mandare al rogo eventuali alieni omosessuali). Anche perché, un conto è fondere fantasy e fantascienza, un altro il romanzo rosa con l'horror. 
 Un horror per sua natura non può essere rosa. Un horror DEVE fare paura, altrimenti è un'altra cosa. Non sto parlando di "Twilight" ma di tutti quei libri che fondono "Sex and the city" e "Dracula". La mia teoria al riguardo risiede in due possibilità:
1) I vampiri sono di moda quindi io editore pubblico tutto, anche le cose più schifose.
2) Non so se anche voi siete a conoscenza di quelle donne di mezz'età o madri sulla quarantina che sbavano come MILF assetate di sangue giovanile dietro ad Edward, principe azzurro mancato. Il fatto che succhi il sangue anche solo delle bestie (non son animaliste) non le tange, e riempiono il web di forum agghiaccianti in cui si scambiano sospiri sulle beltà del povero Pattinson o del personaggio di carta a lui corrispondente. Se fate una ricerca sul web valgono la pena, almeno quanto le madri appassionate di Marco Carta, che per suo amore studiano persino il sardo.
 Per quale altro motivo altrimenti dovrebbe esistere questa serie sospesa tra l'harmony (sin dalle copertine con donne ammiccanti e uomini muscolosi a torso nudo) e i poveri vampiri by Lynsay Sands?
 Da "Mordimi se puoi" a "Alto moro e affamato" passando per il già citato "Bianco celibe e vampiro" fino a "Mordimi ancora", seguiamo le avventure di questi vampiri che però non sono non morti, ma umani modificati grazie a dei nanochip che per funzionare abbisognano di sangue umano. Ah, i nanochip sono stati inventati ad Atlantide, tanto per. Praticamente si fa tanto sesso, si litiga tra parenti, si seducono le solite donne bellissime in attesa del principe azzurro che in tal modo prendono nel pacchetto anche alla vita eterna (che ce frega del soleeeee noi c'avemo la vita eternaaaaaaa vita eternaaaaaaaaaaaa. Da leggere come il coro da stadio Totti Gol). Oh mio dio, il mio uomo si risveglia in una bara! Il mio scrittore di punta è un vampiro ma io le redimerò a suon di baci! Lei dice che è ironica, per me era ironico "Per favore non mordermi sul collo", non la deliquiante sexy vergine col canino a punta.
Sua epigona, meritevole di una citazione è Maryjanice Davidson, autrice, tra gli altri, di  "Non morta e nubile" e "Non morta e disoccupata".
 Sin dalla copertina rosa bebè con pacchetti della spesa in bella mostra, capiamo che il tormento del respinto dal mondo dei vivi è ben lontano. Infatti Betsy Taylor non ha problemi di morale, piuttosto di carta di credito e del ritrovarsi sposata con un sexy marito a causa di una profezia. Certo, qualcuno muore, ma in fondo cosa importa se lei ha un nuovo paio di scarpe figherrime e ha già risolto l'eterno (in questo caso in senso letterale) problema di trovarsi un marito?
 Sempre dal tema di non morti et similari proviene un altro ibrido che riguarda un'autrice che proprio non si vuole far riposare in pace: Jane Austen. Una casa editrice e uno scrittore molto furbi hanno dato vita a questa creatura artificiale che è "Orgoglio, pregiudizio e Zombie" di Seth Grahame-Smith. Costui peraltro ha trasformato Abramo Lincoln, in un cacciatore di vampiro e presto udite, udite, sfornerà qualcosa sui re Magi (Gesù bambino zombie?). In un'Inghilterra devastata da un attacco zombie Elizabeth Bennett è una sorta di ninja e Darcy l'insolito principe azzurro colpito dalle di lei guerresche attività. Il motivo del successo di questo libro della Austen, riproposto ormai in tutte le salse, è, per me, la grande innovazione "Lei intelligente che sceglie, lui ricco e anche bello, ma che si fa scegliere". Dopo qualche decennio consiglierei una nuova trama di questo genere, sento che potrebbe risparmiarci ulteriori remake.
Ed infine l'ultimo degli ibridi di oggi: il romanzo rosa/storico. Vengono queste clienti confuse chiedendomi delle biografie di Anna Bolena o della principessa Sissi. Tu le porti davanti alla sezione di storia e gli metti in mano libri seri, loro spaurite e perplesse ti rispondono "Questa non è la vita di Anna Bolena!" e tentano di spiegarti quello che loro vogliono: amore, sesso, principi azzurri e sì, va, anche della violenza.
 "Forse signora lei cerca un romanzo", le fai notare.
 "No, cerco una cosa storica, ma raccontata come un romanzo."
 Così le porti al romanzo storico, dove trafficano per una mezz'ora inconcludente prima di cambiare sezione e uscirsene con abomini tra le mani. Avevo già citato l'amore tra il povero Catullo e Lesbia, ebbene è stato fatto di peggio. 
 Sono riusciti a scrivere un libro storico/erotico/rosa su Paolo e Francesca! Gli amanti di Dante trascinati dal vento per l'eternità nella più tragica e perfetta delle storie d'amore, trattati come le due metà di un amorazzo qualunque nell'imperdibile "L'amor che non perdona" (Dante rivoltati nella tomba please). Persino la scrittrice, Tamara Ash, deve aver avuto un sussulto di pudore, visto che, come Manzoni nei "Promessi sposi", finge di aver ritrovato il manoscritto di una sua zia che si era dilettata scrivendo le avventure erotiche dei due poveretti (che voglia poi...).

 Ibridi mostruosi, talmente tanto che preferirei, al loro posto, dei rettiliani color indaco. 

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