lunedì 14 ottobre 2013

La libertà di opinione e i suoi morti. Tutte le idee sono ugualmente legittime o no? Una carrellata storica per farci venire qualche dubbio.

C'è una cosa che della vicenda Barilla e della legge contro l'Omofobia, continua a lasciarmi perplessa. Questa faccenda che la gente si sentirebbe limitata nel poter esprimere la propria opinione, manco uno si sentisse monco di un braccio se gli viene impedito di traumatizzare un quindicenne dandogli del frocio o di inseguire una coppia gay nella notte a suon di sputi. Voglio dire, fatico a pensare i limiti che tale legge, fatta bene, potrebbe avere su una persona.
 Allora ho pensato: "Caspita ma vuoi vedere che noi, col nostro politically correct abbiamo limitato delle sacrosante opinioni che pure hanno dilagato con straordinario successo per tanti secoli?", e ho deciso di stilare alcuni brevi esempi di libri che, nella storia, hanno rappresentato un momento di imperdibile opinionismo. Magari seguito da qualche migliaio di morti, ma vuoi tu non fare un favore al caro Voltaire e alla frase che non ha mai detto? Ti consento di dire qualunque caxxata tu voglia e ti proteggo pure, a prescindere dal fatto che dovresti amare il prossimo tuo come te stesso. Commentatrice di Voltaire batte Gesù Cristo 1-0.

LA SATIRA CONTRO LE DONNE di Semonide, fonte di ispirazione per l'omonima di Giovenale:
 Dei tanti imperdibili testi sull'inferiorità della donna che sono stati  in cima alle immaginarie Hit list dei libri più beceri, questi due meritano una citazione particolare perché scritti in un clima di pseudoemancipazione. Oh mio dio, stiamo concedendo dei diritti, che ne sarà di noi??? Così Simonide esprime la liberissima opinione paragonando le donne a scrofe che nel letame siedono e ingrassano, a volpi maligne, alla cagna malvagia che tutto perlustra, latra inutilmente e tra tutti i lavori conosce solo il mangiare. Per non parlare dell'asina, che a furia di prendere legnate alla fine fa quello che vuole l'uomo, ma rimane comunque promiscua. L'unica bestia che si salva è la solita ape: lavoratrice, zitta, quieta, e fattrice di prole. Come disse Anna Kuliscioff:  "La donna è stato il primo animale domestico della storia".
 Altra citazione merita al riguardo, l'alta opinione di Moebius espressa ne "L'INFERIORITA' MENTALE DELLA DONNA", dove l'esimio neurologo ci dice che insomma se il cervello delle donne pesa meno di quello degli uomini un motivo c'è di sicuro.

MALLEUS MALEFICARUM di Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer:
 In Europa sono state sterminate centinaia di donne e uomini (più donne) con l'accusa di stregoneria, date al rogo e torturate in ogni modo grazie a questo instant book medievale. Adatto a tutti quelli che ci tenevano ad esprimere la propria cristiana opinione senza che altri potessero nel frattempo fornicare col demonio. Ovviamente per gli autori la donna cede al diavolo con più facilità perché è più promiscua, del resto, notoriamente nella storia è andata sempre così: donne piene di amanti e uomini zitti e monogami. E non è per morbosa perversione che insistono sul modo in cui queste fantomatiche streghe giacerebbero col demonio. No, che scherzi? E da quando i divieti vengono dalle persone che più vorrebbero commetterli? Che idea sciocca! Se pensate fossero obnubilati dalla fede, sappiate che anche umanisti dal sommo intelletto avevano di codeste strane idee, Pico della Mirandola dedicò, tra le altre cose, il limitato tempo della sua vita a stendere il "Libro detto della strega o delle illusioni del demonio".

MEIN KAMPF di Aldof Hitler:
Best-seller che non vede mai il tramonto, neanche in un mondo post olocausto. Pur portando in Italia il sottotitolo "Le radici della barbarie nazista", posso assicurare che è comprato in maggioranza da persone che tanto barbari in fondo in fondo non si sentono. Che non era un'opinione quella? Sì, insomma, si dice che gli ebrei son ladri da sterminare, ma stai a guardà il capello. La Germania nazista era pur sempre un modello politico invidiabile! Poi se per raggiungere la meta bisogna discriminare e far fuori qualche milione di persone che importa? Del resto lo dice anche il buon Putin, uno che di opinioni personali ne esprime a piovere "Abbiamo bisogno di rispettare il diritto di ogni minoranza, ma il diritto della maggioranza non può essere messo in dubbio". Nel frattempo, onde rimarcare il suo rispetto per la minoranza gay, la carcera. Ma è un'opinione.

REQUIERIMENTO di Palacios Rubio:
Questo testo forse non vi dirà nulla, perché esprime opinioni che adesso son demodè, ma son state molto di modè per qualche decennio e hanno causato diverse centinaia di migliaia di morti. I conquistadores, post casuale scoperta dell'America si chiedevano dubbiosi "Mmm ma questi indios, 'sta gente che ha vissuto per secoli indisturbata prima che noi venissimo a sterminarli e derubarli, ce l'ha o no un'anima?". Alcuni, le cui opinioni erano molto più legittime delle altre, dicevano: "Ma no che non ce l'hanno, e se pure ce l'hanno, di certo sono esseri inferiori come le donne e i bambini", altri, come il povero Bartolomeo de las Casas, diceva "Beh, ma in base a cosa ci permettiamo di asserire robe di tal fatta?". 
Nel dubbio, comunque, hanno sterminato svariate popolazioni millenarie.

SAGGIO SULLA DISUGUAGLIANZA DELLE RAZZE UMANE di Arthur de Gobineau:
Persino un esimio premio Nobel negli ultimi anni ha dato fiato alle trombe sostenendo che i bianchi son superiori ai neri. Vuoi limitare la libertà di opinione di un Nobel? Del resto ha costui, illustri predecessori, tra cui il signor Arthur de Gobineau, colui che col suo "Saggio sulla disuguaglianza delle razze umane" del 1853 lanciò la grande idea della razza ariana. Del resto non lo dice anche la Lega che la Kyenge somiglia ad una scimmia? Noi pensiamo che loro siano solo dei beceri ignoranti razzisti, e invece no! Probabilmente stanno solo citando l'opinione di questo angelico baffuto signore per il quale "Più le razze si allontanano dal tipo bianco, più i loro tratti, le loro membra subiscono delle brutte modificazioni nelle forme, dei difetti di proporzione che finiscono per produrre quelle eccessive bruttezze che sono l'antico patrimonio, il carattere incancellabile del maggior numero delle razze umane." Ognuno ha le fonti che si merita, del resto.

OLTRE L'OMOSESSUALITA'. ASCOLTO TERAPEUTICO E TRASFORMAZIONE di Joseph Nicolosi ed. (notiamo bene) San Paolo
 Chi è costui? Si chiederanno in molti. E' nientepopodimeno che lo psicologo inventore di questa fantomatica teoria riparativa dell'omosessualità che si può riassumere nel celebre verso di Povia: "Luca era gay ma adesso sta con lei, Luca parla con il cuore in mano, Luca dice sono un altro uomo". 
Praticamente sostiene (confutato da tutta la comunità scientifica) che sei gay sì, ma è solo una tua impressione, se ci lavoriamo bene puoi tornare etero e vivere la tua bella vita eteronormata con casetta del mulino bianco, cane figli e lavori ormai inesistenti. La quarta di copertina recita: 
"Il libro che ha sconvolto l'America. Il noto psicoterapeuta americano ha rivolto il suo lavoro a persone omosessuali che chiedono di entrare in cura per abbandonare questo comportamento. Alla base di questa richiesta risiede un forte conflitto, molto frequente nei maschi (ndcs le lesbiche al solito non esistono) che hanno assunto il modello in modo non riflesso e che nel tempo ha aggravato le ambivalenze invece che migliorarle."
E' un capolavoro di ipocrisia. Gli omosessuali chiedono di essere salvati (non ci si interroga sul perché, magari è gente a cui gli eterosessuali machi ne hanno fatte passare di ogni), entrano in cura per questo comportamento (da quando si cura un comportamento? Di solito si curano le malattie). Questo conflitto (ma non era un comportamento?) risiede nei maschi (lesbiche possiamo vivere felici noi no conflitto!!) che hanno assunto un modello non riflesso. Qualsiasi cosa voglia dire. 
 Ma è un'opinione anche questa no? Poi che ci siano dei ragazzini che si suicidano perché uno deve sentirsi libero di dirgli che sono malati e ci sono tante belle cure per loro, che importa? L'importante è che noi, tutti noi, possiamo dire quello che ci pare. 
La penna ne uccide più della spada. 


4 commenti:

  1. Proprio in questi giorni ho affidato ai miei studenti un tema sulla libertà di opinione; l'idea è nata da un loro commento (peraltro molto maturo) alla mia raccomandazione di sentirsi sempre liberi di esprimere il proprio parere su qualsiasi argomento troveranno assegnato nel corso dell'anno, mantenendosi però nei limiti della legalità e del rispetto dei diritti umani.
    Testi del passato che hanno sostenuto idee discriminanti, offensive o inneggianti alla violenza non vanno bruciati, ma trattati come fonti storiche, ovviamente allo scopo di decostruirne l'ideologia; intendo dire che non sarebbe corretto eliminare il Mein Kampf dalla faccia della terra, perché sarebbe altamente più serio usarlo come una testimonianza del (disumano) pensiero del suo tempo e come prova di ciò da cui l'uomo deve allontanarsi, piuttosto che intraprendere una caccia al libro proibito. Non conosco gli altri testi, ma credo che il discorso possa estendersi bene o male a tutte le testimonianze di ideologie oggi condannate. Una piccola eccezione per i due autori antichi, soprattutto per Giovenale, dato che la satira, per definizione ha lo scopo di "castigare ridendo mores".
    Insomma, le voci del passato si possono intendere come testimonianze, mentre oggi, proprio alla luce dell'insegnamento sulla distruttività di certi modi di pensare, dovremmo ricordare che le parole vanno pe(n)sate perché è verissimo: la penna - e la lingua uccidono davvero più della spada.

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  2. Concedimi un morettiano "Le parole sono importanti" per dire che sono d'accordo con te e con Athenae Noctua.
    Rincaro la dose col dire che è doppiamente grave e dovrebbe essere punito con visioni coatte di tutti i film di marcellinopanevino e tutta la collezione delle edizioni paoline (tipo arancia meccanica) chi esprime idee discriminanti e potenzialmente aggressive dall'alto di una posizione pubblica, che sia un politico o un proprietario d'azienda.
    Da questo punto di vista, perdona la monotematicità, l'Italia è un paese dove con la scusa della libertà d'opinione, perfino l'apologia di fascismo è rimasto un reato dal nome pittoresco, ma quel che è peggio, nessuna analisi di coscienza storica ha prodotto un superamento del nostro passato machista aspirante imperialista.
    E trovo questo in parte legato al nostro sempre più florido prodotto nazionale: le discriminazioni di genere, etnia, orientamento sessuale.
    (OFF TOPIC: Sulla mitologia delle italiche virtù, consiglio caldamente Italiani brava gente, di Angelo del Boca, a suo tempo coinvolto in un'aspra diatriba con Indro Montanelli sull'uso dell'iprite da parte delle forze d'occupazione italiane in Africa orientale.)

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  3. Sono d'accordo con Athenae Noctua, certi libri non vanno ne censurati o bruciati, altrimenti chi ci ricorda fin dove può (ancora oggi purtroppo) arrivare la stupidità umana?

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  4. concordo in pieno, sia sul post sia sull'idea che le cazzate che sono state dette e scritte non debbano essere cancellate, ma anzi commentate e smontate da cima a fondo.

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