martedì 29 aprile 2014

"Con l'obbligo di non leggere libri che avessero meno di cento anni": una riflessione sul caso Mazzucco al liceo Giulio Cesare, il caso Braibanti, l'ipocrisia e il sesso nel programma di italiano.

E finalmente sono tornata a fare il mio dovere scrittorio post-feriem.
Se la Mazzucco è pornografia, allora
stiamo freschi. Per le 50 sfumature in cui
una scema anoressica si mette con un ganzo
col frustino non ho notato proteste. Eppure
le ragazzine in libreria lo compravano. Ah,
i misteriosi ragionamenti dei genitori.
 Volevo iniziare con un fumetto, ma stamane mentre cercavo di infilare il carico di tre lavatrici in una, mi è capitato sotto gli occhi un articolo sul Corriere in cui alcuni zelanti genitori del liceo classico Giulio Cesare di Roma pare abbiano denunciato alcuni insegnanti per aver letto brani tratti dal libro di Melania Mazzucco "Sei come sei". Pietra dello scandalo: una scena di sesso omosessuale.
 Oooooh povere inermi, candide creature. Immagino questi 14-16enni ignari del mondo, del sesso e della vita, che mai guardano la tv, privi di una connessione internet (ovviamente ignorano l'esistenza di Youporn che scherzi) e degli occhi per notare le innumerevoli pubblicità a sfondo sessuale che tappezzano Roma. Questi angeli che neanche avranno mai dato un bacio a stampo, presi tra le grinfie di tremendi professori, che peraltro avevano proposto la storia nell'ambito di un progetto dell'Unar, l'ufficio nazionale antidiscriminazionale razziale. 
 Sulla scia dei genitori si sono immessi anche alcuni studenti dell'associazione Lotta Studentesca che hanno esposto il significativo striscione: "Maschi selvatici non checche isteriche".
 Le mie reazioni sono state varie. In primis mi sono domandata: ma questa gente sa che in libreria non c'è l'obbligo della maggiore età per acquistare un qualsivoglia libro? Un qualsiasi undicenne potrebbe comprarsi il Kamasutra senza alcun problema.
 Poi, mi è venuto il mente il caso Braibanti.
 Ve lo ricordate? Io no ovviamente visto che non c'ero ancora, ma ne venni a conoscenza quando lessi alle superiori i libri di Pasolini. Il povero Braibanti, morto peraltro a inizio di questo Aprile, era un professore, drammaturgo e scrittore, ex partigiano e comunista, reo, ad un certo punto della sua vita, di essere andato a vivere con un ragazzo di buona famiglia di ben ventitrè anni. 
 Erano entrambi omosessuali e maggiorenni, ma i cari genitori del giovane non solo non presero bene la cosa, ma non accettarono che il figlio potesse essere omosessuale senza che qualcuno lo avesse convinto, anzi plagiato.
Aldo Braibanti
 Vi era infatti nell'ameno codice fascista Rocco un reato che era stato introdotto e mai utilizzato: il plagio. Ebbene, venne tirato fuori in grande spolvero per l'occasione, Braibanti messo sotto processo e il ragazzo portato in manicomio a tirargli fuori a suon di elettroshock che era stato ignobilmente plagiato dallo scrittore.
 L'eco dell'avvenimento fu internazionale e, nonostante il ragazzo continuasse ad affermare di aver fatto tutto di sua volontà e le barricate degli intellettuali, Braibanti venne condannato.
 C'è un piccolo particolare in codesto processo che si intreccia fatalmente al comportamento di questi solerti genitori capitolini: quando il ragazzo venne dimesso dal manicomio, tra le clausole per la sua libertà ebbe l'obbligo di non leggere libri che avessero meno di cento anni.
E quel che mi domando è: ma i medici di allora, i genitori di questo ragazzo e i genitori degli allievi del Giulio Cesare, hanno mai letto quello che generalmente viene studiato al liceo classico? Perché direi che se si sono preoccupati della Mazzucco e non di tutto il resto, forse, c'è qualcosa che gli sfugge.
 Dite che una rinfrescata a questi padri e madri tutti casa e chiesa, ma a quanto pare pochi libri, bisogna dargliela? Io direi di sì!

AUTORI GRECI E LATINI: 
Tomba del tuffatore a Paestum. Se non ci siete ancora stat*
andateci!
Per stare sicuri sulla chiusura mentale di tutto e tutti, ma soprattutto per non leggere scene di sesso esplicito, allora la cosa migliore è vietare la lettura di tutto quanto è stato prodotto dai pittogrammi in poi.
 I greci e i romani tanto per cominciare avevano una vita sessuale a dir poco piena e variegata. Soprattutto i greci non andavano per il sottile. Sanno i quieti genitori dell'esistenza delle falloforie, processioni in cui questo fantastico popolo portava enormi falli in trionfo? E conoscono quel capolavoro che è l'"Antologia Palatina"? Ben due libri (il V e il XII) sono dedicati al sesso, uno  a tematica omosessuale e uno eterosessuale.
  Posso assicurare che c'è di tutto: poeti che si portano a letto intere famiglie, prostitute bambine, ragazzini il cui maggior pregio è non avere ancora i peli sul sedere (non è volgarità, ma una delle preoccupazioni più grandi dei poeti che amavano minacciare i ragazzi che gli si negavano ricordando loro che allo spuntare del fatale pelo nessuno li avrebbe più voluti). Sesso orale, anale, orgie, prostitute sacre, tutto senza lasciar spazio all'immaginazione. E i romani, che pure degli amori omosessuali si vantavano di meno, non è che le mandassero a dire. Il tenero Catullo con le sue migliaia di bacetti, scriveva anche cose esplicite, come "A voi lo metto in culo e in bocca", senza contare di tutta l'ironia che solo un quindicenne può fare sul famoso passero che Lesbia teneva in grembo e con cui giocava tanto. E, genitori cari, avete mai preso in mano gli "Epigrammi" di Marziale?


BOCCACCIO e L'ARETINO:
 Anche nell'oscuro medioevo (e post) esistevano e pubblicavano uomini che non le mandavano a dire, primi tra tutti il caro Boccaccio appunto e Pietro l'Aretino. 
Nel "Decamerone" in cui dieci giovinetti si ritiravano in campagna per fuggire alla peste, ci sono storie che adesso sarebbero perseguitate dal Moige, come quella di Masetto da Lamporecchio che entra in un convento di monache vogliose e riesce a soddisfarle tutte, badessa compresa. O tanto per rimanere in tema religioso "La badessa e le brache del prete" in cui viene portata a giudizio ad una badessa una monaca trovata in atteggiamenti amorosi con un giovine. Piena di amore, ma soprattutto accidentalmente ornata delle brache del prete con cui stava facendo la zumba nella stanza accanto, la badessa la perdona e tutte le monache si sentono libere di darsi ai piaceri carnali con gioia. E Boccaccio non è niente in confronto di Pietro l'Aretino, un tipo talmente blasfemo e pornografico che Playboy al confronto è un giornale da educande. Avete mai dato un'occhiata ai "Sonetti lussuriosi"? E al "Ragionamento della Nanna e dell'Antonia"? Anche qui preti, monache, papi, prostitute, sesso e scene spinte non è che manchino, ma chissà magari sapere che l'autore del verso "Fottiamci, anima mia, fottiamci presto, perché tutti per fotter nati siamo" è morto da cinquecento anni fa sentire tanti bigotti più al sicuro.

GABRIELE D'ANNUNZIO:  
Ho trovato una foto fortunatamente tagliata nelle parti basse
E come non ricordare che negli italici programmi passeggia un tipo che si fece togliere due costole per riuscire a darsi piacere da solo in tutti i sensi? 
 L'eterissimo e molto destrorso D'Annunzio che faceva strage di cuori e posava nudo come un sirenetto (a proposito, io ricordo benissimo di aver trovato una sua foto nudo come mamma l'aveva fatto in un libro che mi diedero alle superiori), scriveva di bambini lasciati a morire sui davanzali, di ex zitelle che si masturbavano davanti agli specchi, di aborti, duelli all'ultimo sangue, uomini senza morale che seducevano schiere di vergini poi additate al pubblico ludibrio, donne sedotte e impigliate nella lussuria. Prima di esporre striscioni su maschi selvatici propongo ai ragazzini la visione delle foto di D'Annunzio nudo e intraprendente, poi ne riparliamo.

PASOLINI: 
 Pensate che io avevo una professoressa di italiano così integerrima che non ci fece leggere "Digitale purpurea" di Pascoli perché la considerava troppo erotica (c'è chi ci vede la descrizione di un rapporto sessuale tra due donne, leggetevela e ditemi) e saltò persino il duello tra Clorinda e Tancredi perché era ai suoi occhi la palese metafora di un orgasmo. Pur tuttavia ci diede da leggere "Ragazzi di vita" di Pasolini, un libro che se la Mazzucco viene considerata porno, mi domando cosa faranno i genitori di questi ragazzi quando scopriranno che i figli se lo ritroveranno nel programma dell'ultimo anno. Ho detto già come noi fossimo personalmente più interessate alla decriptazione del romanesco stretto che alla trama, ad alcune era persino sfuggito che i protagonisti fossero dediti al nobile mestiere del marchettaro. 
 Perché la mia professoressa era vittima di tale dicotomia? Perché per bigotta che fosse non era scema, anzi, era un'ottima insegnante (vi giuro che per scrivere questa cosa doveva esserlo sul serio perché mi odiava). Sapeva quando il suo bigottismo non creava danno particolare (alla fine "Digitale purpurea" potevamo sempre leggercela da soli e comunque voglio ricordare la tremenda poesia in cui Pascoli spia gli sposi nel letto nuziale) e quando invece andava messo da parte: non far leggere Pasolini era impensabile, come non analizzarlo.

 E con questo ho fatto solo una rapida carrellata che se no il post non finiva più. Vogliamo parlare della trama del "Satyricon"? Una storia talmente piena di storie gay da far sembrare il Muccassassina un ricovero per suore? O "L'amante di lady Chatterley", dove la signora e l'omo de furesta intrecciavano fiori tra i loro peli pubici?  
Anche Leonida avrà avuto la sua dose di rapporti omosex miei
cari maschi selvatici e non penso che voi siate più virili di uno
 che è stato 3 giorni in un fossato a difendere la Grecia.
Peraltro ragazzini che vi dite maschi selvatici, immagino che vi piaccia il film "300" con l'uomo insanguinato che comanda stuoli di virilissimi opliti pronti alla morte certa. 
 E' vero, i persiani andavano in giro conciati che manco lady Gaga, ma forse i vostri professori di greco si son dimenticati di dirvi che gli opliti amoreggiavano tra loro per rafforzare il legame in battaglia. Vi ritenete più virili di un oplita? Voi che senza l'i-phone vi buttereste dopo due secondi nel Tevere per la disperazione? Suvvia, smettetela di scrivere striscioni senza senso e fate qualcosa di utile tipo studiare. E se proprio volete essere selvatici campate nei boschi due giorni senza niente, poi ne riparliamo. 

24 commenti:

  1. io quando ho letto della denuncia ai docenti sono rimasta allibita. In primo luogo perché mi domando che idea abbiano i genitori dei propri figli, in secondo luogo perché un qualsiasi classico greco è più esplicito di qualsivoglia contemporaneo (ricordo che in quarta ginnasio lessi la Lisistrata di Aristofane dopo aver letto la trasposizione moooooooooolto edulcorata su Topolino e rimasi colpita dal linguaggio e dalle scene e situazioni descritte).
    Poi io ricordo che al ginnasio la Prof ci assegnò tra le letture tra la quarta e la quinta Alexandros di V. Massimo Manfredi, ora posto che non è un romanzo-capolavoro, se non ricordo male pure lì di scene 'spinte' se ne trovavano e nessuno è mai andato a lamentare una innocenza perduta (vuoi perché non eravamo così innocenti, vuoi perché leggendo i classici avevamo già letto 'di peggio').
    a questo punto il prossimo passo quale sarà: censurare l'iliade perché Achille (uomo-vero TM) non si può struggere d'amore per Patroclo?
    poi, indipendentemente dalla qualità letteraria del romanzo della Mazzucco (che non ho letto e quindi non so giudicare), se la lettura rientrava in un programma dell'Unar mi sembra comunque giustificata.

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    1. L'idea che hanno i genitori dei propri figli non corrisponde alla realtà: ho visto genitori cadere dal pero perché hanno scoperto che il loro bambino fuma, pensa un po'!
      Nella loro mente sono tutti verginelli, moralmente e sessualmente.

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  2. Non conoscevo il caso Braibanti. Sconcertate, ma nell'Italia di allora era molto più difficile vivere l'omosessualità.
    E' assurda la clausola di non leggere libri che avessero meno di 100 anni, appunto perché da che mondo e mondo tra i temi più abusati c'è il sesso, la politica e la religione, con tutti gli annessi e connessi.
    L'ignoranza dimostrata è ridicola, senza voler parlare di cosa c'è nella Bibbia: prostitute, imbrogli, omicidi a piene mani, ma nessuno oserebbe fiatare.
    Ho letto "Digitale Purpurea" e ammetto che sembra un rapporto tra due lesbiche: "venire" e "morire" sono associati e, non per niente, in francese l'orgasmo è anche detto "la petite mort".

    P.S.: avevo un fidanzato che leggeva solo libri di autori morti, perché, diceva, era certo che fossero dei bei libri. Si commenta da solo.

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    1. Il caso Braibanti fu eclatante anche per l'epoca perché fu l'unico processo in cui venne usato il reato di plagio. Inoltre il ragazzo che venne portato coattamente in manicomio dalla famiglia era maggiorenne e non testimoniò contro Braibanti, pace all'anima sua.

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    2. Ps. Questa fissazione di non leggere autori vivi è propria di varie persone. In "Norwegian wood" di Murakami un personaggio non legge libri di persone che non siano morte da meno di cinquanta anni.

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  3. Bell'articolo, complimenti!
    A proposito di 300 ti racconto una cosa successa al cinema: Stavo assistendo alla proiezione di 300. Non è certo un film d'intelletto, ma a me piace. Ecco, arrivati alla scena in cui Leonida e sua moglie Gorgo fanno l'amore per l'ultima volta, in sala sento alzarsi un coro di "eeeeh, ma su! " "eh, ma insomma!". La scena, pur non facendo vedere organi genitali, lasciava suggerire che i due coniugi godessero assai del piacere carnale che si davano l'un alto. A questa scena seguono 40 minuti di smembramenti vari. Nessun "ma insomma" si levò alle scene di violenza. Ora.
    No, davvero, a tutti voi 200 figuri presenti in sala, io penso e spero che nella vita vi capiterà molto più spesso di scopare che non di tagliare il braccio di netto a uno o trapassarlo con la lancia, no?
    Riassumendo. Sesso con piacere fra coniugi: scandalo, le peggio mutilazioni e uccisioni: tutto bene.
    Tranquilli, tutto bene.
    Sic.

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  4. Grandiosa. Unica perplessità: ma la Mazzucco è accostabile a un elenco così pregiato? Cioé, io sono contro qualunque censura e questa storia mi sembra follia pura, ma "Sei come sei" (che non ho letto) ti sembra un libro dalla qualità letteraria (o sociologica o antropologica, che ne so) abbastanza alta da farlo leggere a scuola? Fermo restando che credo nella libertà d'insegnamento, a scanso di equivoci.

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    1. Gli articoli dicono che la Mazzucco fosse in un elenco di 21 libri da leggere nell'ambito di un progetto contro la discriminazione. Penso che fosse stata scelta perché la protagonista è una ragazzina e magari poteva far presa su altri ragazzini (immagino eh dovrei informarmi meglio).

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  5. Accurata e impeccabile ricostruzione, che dimostra come il problema della società italiana non siano la scuola o i libri (altrimenti le decine di generazioni che si sono sciroppate Aristofane, Petronio, Boccaccio, D'Annunzio e tutti gli autori che hai giustamente elancato sarebbero deviate e probabilmente avrebbero alimentato un'orda di omicidi seriali), ma l'ipocrisia e l'ignoranza. La scuola e i libri suddetti devono proprio lottare contro questo male (incredibile ormai nel 2014) grazie a eserciti di bigotti che non si preoccupano di quello che i figli prendono a mani larghe dal mare magnum di internet o da quella scatola piena di buoni esempi che è la tv e che, chiaramente, non hanno ancora capito cosa significhi "educazione".

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  6. Mio figlio a 5 anni mostra interesse verso le sue compagne di scuola, normale, vuole sapere come sono fatte etc. La mamma di una di queste compagne è terrorizzata, ha detto alla bimba che non ci si bacia in bocca, e sua figlia ancora non sa come nascano i bambini, cosa che mia figlia di 3 anni sa già. Ci sono genitori terrorizzati dal sesso, magari ci sta con un bimbo piccolo ma quando cresce se quando è piccolo tu non gli hai parlato di certe cose naturalmente rispettando il loro interesse rischi di cadere dal pero, perché il voler credere che i bambini e gli adolescenti non siano interessati al sesso è pura follia!

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  7. Certa gente forse sopravviverà senza niente per due giorni in un bosco: d'altra parte è dal 1919 che sopravvivono, nonostante l'idiozia congenita, l'ignoranza abissale e il volgare sadismo di cui fanno continuamente mostra.

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  8. Hai scritto le stesse cose che ho pensato io!

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  9. Applausi. Post condivisibilissimo. Per la serie, evviva l'ignoranza degli inquisitori...
    Mi vengono in mente due cose:

    a - che i bigotti non stanno solo dalle nostre parti, visto che recentemente un college americano del South Carolina (parliamo quindi di studenti maggiorenni) si è visto decurtare pesantemente i fondi pubblici per aver inserito tra le letture consigliate il fumetto (a tematica omosessuale) "Fun Home" di Alison Bechdel, peraltro vincitore di premi e riconoscimenti
    b - quella volta in cui nella scuola media privata cattolica dei miei cugini l'insegnante di italiano propose come lettura del mese, oggetto di verifica, "L'amante di Lady Chatterley". Che forse a 13 anni è in effetti un po' azzardato, ma la cosa più buffa fu che una sola mamma, su quasi una trentina in tutta la classe, si ribellò alla cosa, scatenando un certo canaio. La prof dovette comunque tornare sui suoi passi e sostituì il testo con... Madame Bovary! XD Alla fine credo che la sua volesse essere solo una provocazione, perché poi la verifica sul libro non fu mai fatta.

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  10. 1. Cosa vogliamo pretendere dai fasci? Se non fossero ignoranti come le capre non sarebbero fasci.
    2. Cosa vogliamo pretendere da (certi) genitori? In buona parte è gente convinta che i professori siano teste di vitello (comuniste, ovviamente), che vessano i figli con cose sorpassate tipo i libri! Libri da leggere, addirittura! E magari da riassumere! Quei porci schifosi di insegnanti, come si permettono di corrompere i loro figli, povere stelle, così ingenui e innocenti (gli stessi figli che si fanno di mdma nei cessi della scuola, e nel tempo libero si prostituiscono per comperare l'ultimo modello di tablet, che poi non sanno usare in quanto non sono in grado di leggerne il manuale delle istruzioni*)?
    3. Cosa vogliamo pretendere dalla società italiana? Siamo contemporaneamente il paese occidentale in cui meno si legge, e quasi l'unica democrazia rimasta in cui non si parla ancora di legalizzare le unioni di fatto, gay e no. E forse le due cose sono collegate. Chissà. Il mio è solo un sospetto.
    4. Se qualcuno è interessato al caso Braibanti, un bellissimo scritto in merito è presente nel libro di Umberto Eco "Il costume di casa". Un po' pezzo di cronaca storica, un po' analisi filologica del linguaggio del potere, sono pagine attualissime e illuminanti.

    *il manuale delle istruzioni in realtà è scomparso. A farne le veci ormai c'è solo un foglietto striminzito che al massimo ti spiega come accendere l'apparato e dove inserire l'eventuale batteria, tutto il resto è su internet. Per risparmiare carta, dicono. Forse all'estero. In Italia, la vera ragione è che tanto gli utenti medi non sono in grado di leggerlo, oppure se lo leggono non lo capiscono (l'analfabetismo funzionale è una piaga sociale vera e propria, oltretutto in rapida espansione).

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    1. Grazie per la segnalazione del libro di Eco!
      Questa faccenda che in Italia si legge poco pare non colpire nessuno, anzi, come abbiamo potuto scoprire recentemente su un articolo apparso su Wired chi non legge in realtà è comunque colto perché magari, tra le altre cose, sta scrivendo un libro.
      Povero paese nostro e poveri noi.

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  11. La scena dei fiori selvatici (io ricordo anche legnetti) in Lady Chatterley per me è uno dei momento di più grande WTF della letteratura mondiale.

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  12. Purtroppo, a tutt'oggi, dobbiamo ammettere che l'ottusità dei più, "spontanea" o persino "ragionata" e strumentalizzata, riguardo l'omosessualità, continua ad essere un luogo comune, per fortuna ci sono un pò più di persone che, come si legge da questi post, se ne indignano.
    Ricordo che persino Pasolini venne punito dal PCI, espulso dal partito, per "immoralità".
    E vogliamo parlare di tutte le volte in cui un insegnante anche solo sospetto di essere omosessuale sia stato licenziato dal suo posto di lavoro, per "cautelare" i ragazzi da "potenziali molestie" o "corruzioni morali" di vario genere? Passano gli anni e ormai comincio a sentirmi vecchia, ma ciò che continua a sorprendermi è come le stesse cose che mi indignavano quando avevo diciottanni sono ancora così vitali e diffuse nell'opinione comune...
    Grazie per avere creato questo post, dobbiamo continuare a parlarne, e ad indignarci.

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  13. Quando ho appreso la notizia del caso Mazzucco al liceo Giulio Cesare, ho sorriso perché per me era un dejavu; alle superiori, ai miei tempi ('90s), tra le letture suggerite e quelle proposte in classe per il dibattito figuravano:

    - "Volevo i Pantaloni" di Lara Cardella (scene di stupro e pedofilia);
    - "Lolita" di Vladimir Nabokov (non c'è bisogno di spiegare di cosa tratta)
    - "Puberty Blues" di Kathy Lette (scene di sesso adolescenziale molto esplicite e detagliatissime)

    Nessuno scandalo invocato, nessuna protesta. Poi quando l'anno successivo fu inserita nella lista anche l'edizione integrale (e non censurata) del diario di Anne Frank, si scatenò l'inferno dei catto-bigotti; motivo? La frase in cui Anne descrive i suoi genitali e fa apprezzamenti sulla bellezza del corpo femminile, perché suggeriscono "pratiche sessuali lesbiche".

    Come allora, anche oggi lo scandolo quindi non sono le scene di sesso in se, ma il fatto che siano descritte pratiche omosessuali / lesbiche come fatti normali. E' il tripudio della negazione e dell'ipocrisia.

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    1. Certo i cari genitori si son scandalizzati della scena di sesso omosex, ma sia Pasolini che gli antichi Greci non andavano per il sottile sotto questo punto di vista. Probabilmente o dopo un tot di anni il rapporto omosessuale cade in prescrizione ai loro occhi oppure è solo una strategia più ampia di questi nuovi invasati che hanno inventato il magico termine "omosessualismo".
      E' un po' di tempo che anche in nome di alcuni libri su questo tema inventato vorrei scrivere un post coi controfiocchi in cui ne dico di tutti i colori a questi bigotti maledetti, ma sono sempre frenata da una cosa: non voglio dar loro importanza.
      Se mi mettessi a elencare gli autori e le opere che trattano di questa novella idiozia a sfondo molto nazista finirei non solo per dargli importanza, ma magari per fargli pubblicità. Fino a questo momento infatti i nostri cari inventori dell' "omosessualismo" vengono pubblicati da piccole case editrici e non li conosce nessuno. Con un post magari darei la possibilità di far girare il loro nome a qualche persona in più e io ritengo debbano essere seppelliti dal giusto oblio.
      E' probabilmente per uscire dal buio in cui nessuno li considera che alcuni cari genitori hanno avuto l'alzata di ingegno di denunciare questi insegnanti, non tanto per la scena di sesso in sé. Trovo non sia neanche credibile che pensino i loro figli sedicenni a Roma (Roma non la provincia di Isernia, ma la capitale d'Italia) inconsapevoli delle pratiche sessuali di ogni genere.
      Vogliono che si parli di loro e io almeno (per ora) non ne parlerò.

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  14. Ciò che è avvenuto per il libro di Mazzucco avviene anche nel mondo della pittura, continuano a rifiutare di espormi dipinti con "nudo" nel 2014... ma queste persone hanno mai visto di dipinti che sono stati realizzati nei secoli e pure nelle chiese?
    Siamo in balia di bacchettoni , moralisti e falsi colti.

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  15. diciamo che avrei FORSE capito se si fosse parlato di scuola elementare (poteva essere difficoltoso ma con parole adeguate si puo' spiegare tutto) ma al liceo?? cioe', questi sono, secondo i genitori, abbastanza grandi per uscire, bere, tornare alle 3 del mattino e vedersi youporn (ok che ci sono i genitori che non capiscono una mazza di internet ma non vengano a dirci che non hanno mai nemmeno pensato che i figli non vadano a vedersi le donne nude...) e non per capire un libro del genere?? ma in che mondo vivono??

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  16. Sapevo di braibanti ma secondo me se gli citi i greci e gli antichi romani questi sarebbero capaci di risponderti: ehhhhh ma erano altri tempi, come a dire mica come ora che siamo molto più "civili". Ora voglio raccontarti una storia che potrebbe in parte consolare.

    Lo scorso anno con mia madre andai dal nostro medico di famiglia e mentre eravamo in sala d'attesa lei si mette a parlare con un signore anziano il quale si rivolge a me dicendomi "sa, signorina io conoscevo suo nonno". (Mio nonno materno non lo conobbi mai poiché morì di malattia 8 anni prima della mia nascita). Tempo dopo mia madre mi dice che quell'uomo era omosessuale, che mio nonno lo sapeva ma che per lui non era mai stato un problema.

    E mio nonno era nato nel 1924! Questi tizi sn molto più giovani e fanno tutte ste scene, non voglio immaginare la loro reazione se un giorno il figlio gli confidasse di essere gay...

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  17. Articolo ECCEZIONALE!!!!
    p.s. anche "il gelsomino notturno", sempre del Pascoli, fu censurato, quando andavo al liceo, perché accusato di descrivere un rapporto incestuoso. Dopo tutto, di voci su quello che accadeva fra lui e le sue sorelle ce ne sono parecchie ...

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