In questi giorni i clienti hanno vissuto un vero e proprio tour de force (e anche noi devo dire).
Tra la morte di Dario Fo e il Nobel a Bob Dylan non c'è stata tregua: si sono susseguiti una serie di rocamboleschi eventi, situazioni, congetture e strafalcioni che mi ci vorrà almeno un mese a vignettare.
Intanto iniziamo con un cose realmente avvenute che fotografa benissimo quel peculiare momento in cui un artista muore e tutti improvvisamente hanno voglia di conoscerne l'opera, così, d'impulso.
Cose realmente avvenute! Lo giuro! "Avvoltoi"!
IOn effetti è davvero scandaloso che dei librai acconsentano a vendere libri. Di questo passo, davvero, non so dove andremo a finire!
RispondiEliminaContinuo a pensare che pochi mestieri siano fumosi come quelli che riguardano il libro, dall'editoria alla libreria (il crash c'è quando si rendono conto che è un mestiere, che ci sono dei soldi in mezzo, ma anche della cultura, come diceva Montroni è come "Vendere l'anima").
EliminaTi stimo molto per essere riuscita a non farglielo notare, io probabilmente non ci sarei riuscita!
RispondiEliminaNon c'entra assolutamente niente con i libri, ma ho provato la stessa identica precisa perfetta sensazione due settimane fa, il mercoledì in cui i film erano a due euro.
RispondiEliminaDietro di me in fila c'era uno che non la finiva più di lamentarsi perché il cinema era strapieno di "pezzenti" che intasavano le sale solo perché c'era la promozione, "gente che magari va al cinema due volte all'anno e invece oggi che si paga poco corre subito".
Avevo le formiche sotto la pelle per la voglia di girarmi e dirgli: tu sei un duro e puro amante della cultura che va al cinema due volte la settimana e che adesso pagherà otto euro per principio, giusto?
Mi sono immaginata con le fiammette negli occhi, come ti disegni tu :D